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  • Fabio Cannavaro:| 'Juve, 30 scudetti'

    Fabio Cannavaro:| 'Juve, 30 scudetti'


    «Per me gli scudetti della Juventus sono 30, io i miei due li ho vinti e li difendo». Così Fabio Cannavaro a margine della presentazione a Coverciano del triangolare di calcio pro Fondazione Borgonovo che si terrà lunedì prossimo alle 18 allo Stadio dei Pini a Viareggio tra la Nazionale Montepaschi, la Nazionale Aiac e una selezione di giocatori viareggini e 'vecchie gloriè del club versiliese. «La Juve ha meritato questo titolo - ha continuato l'ex capitano della Nazionale campione del mondo 2006 che sta svolgendo il corso per allenatore insieme ad alcuni compagni della grande avventura tedesca - Ha disputato una stagione fantastica. Complimenti a Conte, sono contento per lui e la mia ex squadra perchè so cosa vincere dopo tanti sacrifici fatti in questi anni». Un pensiero per Del Piero e il suo addio: «La società ha fatto una scelta e va rispettata ma questa non cancellerà il rapporto tra essa e Alex e soprattutto quello che lui ha fatto i grande per la Juventus e tutto il calcio». Intanto cresce l'attesa per la finale di Coppa Italia in programma domenica prossima tra la Juve e il Napoli: una finale batticuore per Cannavaro. «Per chi tiferò? Ho giocato tre anni nella Juve e ho un grande rispetto per la squadra e per la società ma sono napoletano, sono da sempre tifoso del Napoli di cui è capitano mio fratello. Quindi è facile immaginare. Ma non vedo una favorita, dico 50% e 50%: la Juve ha tenuto sempre un ritmo impressionante, il Napoli è stato più altalenante però la finale è una gara secca dove può accadere di tutto». Tranne ovviamente incidenti e episodi di violenza tra le tifoserie, questo auspica Cannavaro: «Spero che sia una solo giornata di festa». Inevitabile un pensiero sulla Nazionale che si sta preparando per gli Europei: «Sarà un'avventura difficile, ci sono avversarie forti ma Prandelli ha fatto un buonissimo lavoro, ha riportato entusiasmo. Quindi bisogna essere ottimisti». Sul suo futuro non ha ancora deciso: «Da quando ho smesso non mi manca il campo, ora mi sto divertendo con i miei compagni del 2006 a fare il corso allenatori. Se sogno un giorno di allenare il Napoli? Ovvio, guidare i grandi club è l'obiettivo di tutti». A proposito di allenatori, ha voluto inviare un in bocca al lupo a Lippi per l'avventura in Cina: «È stimolante lavorare all'estero, confrontarsi con altre culture e ambienti diversi. È davvero un'esperienza di vita». Infine indice puntato contro gli stadi italiani: «Girando tanto mi sono reso conto che l'Italia è ormai indietro anni luce rispetto agli altri paesi».


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