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  • Milan, Fassone: 'I cinesi non parlano'. Ma dimentica quelli dell'Inter

    Milan, Fassone: 'I cinesi non parlano'. Ma dimentica quelli dell'Inter

    • Daniele Longo
    "Yonghong Li? È riservato, facciamocene una ragione. Ho chiesto un incontro con David Li per spiegare il fatto che loro non vogliono apparire. Hanno un'altra filosofia e ogni tanto mi mettono in difficoltà perché devo parlare al posto loro". Così si esprimeva Marco Fassone ieri nel cercare di spiegare le difficoltà con la proprietà. Di Yonghong Lì si sono perse le tracce da mesi, il presidente del Milan non si è mai espresso pubblicamente sulla crisi tecnica e sul futuro del club che è sempre più nebuloso. 
    CINESI MISTERIOSI - La maggior parte del tifo rossonero identifica il Milan solo nelle figure dell'amministratore delegato e del ds Mirabelli, visti come unici referenti del progetto cinese. Questo desiderio di capire quale sia il pensiero, la posizione, di Yonghong Lì non verrà soddisfatto, né nell'immediato e probabilmente anche in futuro. Lo stesso David Han Li viene spesso in Italia, strategicamente è l'uomo indicato per fare notare la presenza della società al fianco della squadra. Questo però non può bastare, specie se poi la bocca resta cucita. L'executive director del Milan si nasconde spesso dalle telecamere, sicuramente per riservatezza, ma un ruolo come il suo implicherebbe anche delle responsabilità pubbliche, secondo quella che è la tradizione del calcio in Italia che loro stessi hanno scelto di abbracciare. A maggior ragione se la consistenza economica del club è tutt'altro che sicura,  i dubbi li ha palesati la Uefa, ovvero il massimo organismo amministrativo europeo. 

    ZHANG E' DIVERSO - A Marco Fassone abbiamo sempre attribuito grandi doti dialettiche. Spesso ha lanciato delle frecciatine ai club concorrenti, pur mantenendo uno stile composto. Molte di quest'ultime erano state riservate all'Inter ma ieri l'ha quasi dimenticata, forse anche per convenienza. Anche gli Zhang non sono invadenti ma il figlio Steven vive a Milano, sta cercando di imparare in fretta l'italiano e non ha problemi di sorta nel concedersi davanti ai taccuini o alle tv. ''L'Inter è pronta, non diciamo più 'Inter is coming', ma 'Inter is ready. Auguri a tutti i fan nerazzurri in giro per il mondo, sempre più fantastici. Siamo carichi  caricatevi per questo 2018, siate eccitati. Divertitevi e 'andiamo a comandare''. Questo dichiarava con un grande sorriso solo qualche giorno fa a Intertv, parafrasando una strofa di un pezzo che ha riscosso grande successo del cantante Rovazzi. Un tentativo ben riuscito di avvicinarsi anche ai "costumi occidentali", di metterci la faccia. Cosa che al Milan non riescono o non vogliono fare, il dubbio è lecito. 

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