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  • Fenomeno Cavani.| Brovarone: 'Chievo lo scartò'

    Fenomeno Cavani.| Brovarone: 'Chievo lo scartò'

    • Luca Cellini

    'Negli ultimi giorni ho ricevuto centinaia di chiamate e messaggi che mi riconoscevano il merito di aver capito che Edinson Cavani era una prima punta e non un attaccante esterno. Sono felice per il ragazzo, non tanto per i complimenti che mi vengono fatti. I miei soci di lavoro me lo segnalarono quando venne nel nostro Paese a giocare in torneo di Viareggio con il Danubio, e mi chiesero se potevo aiutarli per trovare una squadra in Italia in cui farlo giocare. Contattai Franco Baldini che, allora lavora al Real Madrid, perché serviva una prima punta nella squadra B delle Merengues, ma poi la trattativa sfumò. Lo portai anche al Chievo Verona, chiedendo, per conto del Danubio, 300mila euro, ma la società clivense, sempre all'avanguardia nell'anticipare l'acquisto di alcuni giocatori che poi diventano talenti, lo scartarono. Chissà se adesso se ne sono pentiti'. Bernardo Brovarone, intermediario di calcio, racconta dei primi passi in Italia del fenomeno Edinson Cavani, autore di cinque gol nelle prime cinque giornate di questo campionato di serie A.

    'Offrimmo Cavani anche al Brescia, al Torino e al Genoa, e ricordo molto bene le chiacchierate con il d.s. viola Pantaleo Corvino, con cui feci anche un pranzo a Milano per spingere il giocatore verso la Fiorentina - ha aggiunto Brovarone -. Però non se ne fece di nulla, anche perché Corvino riceve almeno duecento segnalazioni di giocatori al giorno e, al di là dei suggerimenti, segue percorsi suoi sul mercato che lo hanno portato spesso a prendere atleti poi diventati grandi giocatori. Munoz? Se Corvino non lo ha preso è perché ha pensato che il giocatore non fosse utile alla Fiorentina, ed il Palermo ne ha approfittato. Il centrale argentino viene criticato in queste sue gare di debutto in serie A, ma a me piace ancora tantissimo e secondo me è destinato ad una grande carriera nel nostro campionato'.

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