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  • Fiorentina a Londra: quanto piace il viola agli inglesi

    Fiorentina a Londra: quanto piace il viola agli inglesi

    • L.C.
    Si scrive purple e può essere «deep», profondo, e soprattutto rock, molto rock. Può essere «royal», regale, se a portarlo è la regina in persona (per un periodo in Inghilterra questo colore potevano utilizzarlo solo i regali). Oppure «traditional» (la traduzione qui è superflua) quando è accostato al verde, gli unici due colori ammessi nel bianco tempio tennistico di Wimbledon. Un vero onore insomma. Si scrive purple, si traduce «viola» anche se, ad essere precisi, in italiano sarebbe «purpureo», colore intenso e passionale, e qui ci siamo, ma anche associato al potere, e in questo caso l’accostamento dalle nostre parti regge meno. Di sicuro Oltremanica, il caro color viola che in Italia (De Laurentiis docet) viene guardato con sospetto da attori e inguaribili scaramantici, gode di tutt’altro rispetto e si rivaluta decisamente. Si sentiranno un po’ a casa allora i fiorentini che in questi giorni sono pronti ad aumentarne sensibilmente la quantità nelle strade e nei pub di Londra. Di sicuro non saranno gli unici almeno finché sul trono d’Inghilterra resterà seduta Elisabetta II. Il viola, «purple» o «violet» (una tonalità leggermente più chiara e forse più simile a quella della Fiorentina) è infatti tra i suoi colori preferiti. Nel «rainbow queen», l’arcobaleno (di vestiti) della regina redatto da Vogue, si trova al quinto posto delle preferenze monarchiche con tanto di cappello e borsetta perfettamente intonati. Lo sa bene l’ex presidente Napolitano che lo scorso aprile fece gli onori di casa in Quirinale davanti a una regina Elisabetta rigorosamente di viola (pallido) vestito.
    Per non parlare, ricorda il quotidiano il Corriere fiorentino, del giugno 2013 quando le strade di Londra furono addobbate da stendardi viola con sopra la scritta «60». Prove generali per il prossimo scudetto della Fiorentina? In effetti si potrebbe prendere appunti, anche se in quel caso si festeggiava il Giubileo della Regina, i sessant’anni di regno. Non solo Buckingham Palace però, il colore tanto amato in riva all’Arno trova il giusto riconoscimento anche nello sport. Detto di Wimbledon (dove campeggia ovunque), sono tante le squadre che hanno fatto ricorso al viola.
    Dal Liverpool, al Manchester City, dall’Arsenal al West Ham, un po’ tutti almeno una volta hanno provato l’ebbrezza di vestirsi di viola. Compreso proprio il Tottenham che spesso ha avuto il «purple» come seconda divisa e che in questa stagione ha più volte assegnato l’amato colore alla maglia del portiere indossata dal francese Lloris, mentre il resto dei giocatori ha comunque rifiniture viola sui pantaloncini. Ma non è finita qui, meglio farlo in bellezza. E ci sono 6 mila ragioni per farlo, il numero di magliette della nazionale inglese di rugby vendute in un solo mese, qualche anno fa. Che cosa avevano di speciale? Guarda strano, proprio il colore, viola, per uno «special kit» pensato dallo sponsor. Andarono a ruba tanto da fare titolare il Guardian con un perentorio «Purple reign», regno viola. Non sarebbe male, riproporlo domani sera.

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