'Sono bastati pochi giorni per affezionarmi a questa città e alla sua gente. Dopo un mese che ero a Firenze avevo capito che mi era già entrata nel cuore e la passionalità dei tifosi, il modo di essere attaccati alla squadra, mi hanno coinvolto'. Lo ha detto il centrocampista della Fiorentina Valon Behrami nel corso di un seminario sul doping genetico e farmacologico nello sport, tenutosi stamattina presso l'auditorium del Centro congressi di Firenze.

'Per fortuna nella mia esperienza di calciatore non mi è mai capitato di vedere gente che mi offrisse sostanze dopanti per giocare - ha aggiunto il mediano gigliato -. Non credo che il doping possa servire a chi gioca a calcio come me, perché è vero che si fa sempre un grande sforzo atletico, ma serve poi soprattutto la tecnica e l'abilità di saper gestire bene il pallone. Rispetto all'Inghilterra, qui in Italia mi sembra che ci sia sempre molta attenzione sull'argomento, e comunque abbiamo sempre lo staff medico al nostro fianco per risolvere ogni dubbio circa quello che mangiamo o beviamo prima e dopo lo sforzo. L'esperienza inglese mi è servita ad essere meno aggressivo nel mio modo di giocare. Prima protestavo molto con gli arbitri, ero autore anche di qualche entrataccia, mentre adesso riesco a canalizzare meglio i miei sforzi ed essere concentrato soprattutto sui compiti tattici che servono per il bene della squadra'.