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  • Fiorentina:| Cassano-Vucinic, sogno...

    Fiorentina:| Cassano-Vucinic, sogno...

    Quando gioca la Nazionale assistiamo a una quasi sorprendente sfilata viola. Ci sono gli incompresi (Chiellini, Maggio, Balzaretti, Pazzini) , i quasi ex Montolivo e Gilardino rimasto in panchina) i non ex (Gamberini, in panchina anche lui). In più ecco Prandelli, un ex anche lui. Sette giocatori e un tecnico, roba da «Barcellonina» , più che da Fiorentina, senza contare che Prandelli sceglie di abbassare la statura della squadra azzurra ed elimina il centravanti, come Guardiola. C’è anche, nell’Italia attuale, il singolare caso di Cassano, viola per un giorno un paio di gennai fa e che adesso potrebbe perfino diventare un giocatore della Fiorentina, secondo certi sussulti di mercato. Così come potrebbe diventarlo Vucinic. Fermo restando il nostro scetticismo di fronte a questi nomi suggestivi i cui costi sono incompatibili con la linea della società (la Fiorentina è arrivata nona con il quinto monte ingaggi, preferirebbe arrivare quinta con il nono monte ingaggi), l’ipotesi Cassano è da valutare da una nuova prospettiva rispetto al passato, almeno per quanto ci riguarda personalmente. Il tipo è chiaramente ingestibile, come dimostra la sua ormai lunga carriera da cavallo bizzarro (rottura a Roma, aMadrid, a Genova e rottura possibile con il Milan). A Modena, con la Nazionale, nella penultima partita della stagione, Cassano si è presentato rotondo come se fosse appena tornato dalle vacanze. Nonostante la bravura lo eviteremmo, ritenendolo incorreggibile. O meglio lo avremmo evitato, fino a un paio di anni fa, ma adesso le cose sono talmente cambiate da autorizzarci a cambiare anche opinione. In questa Fiorentina sfiorita, in questa piazza annoiata, in questo avvolgente gigliato languore, un tipo come Cassano potrebbe avere una sua provvidenziale funzione, risvegliando l’interesse, rianimando le discussioni, scuotendo (anche troppo?) le sonnecchianti giornate e le spesso anonime partite della Fiorentina. Cassano sarebbe una temibile ma indispensabile scossa, forse perfino una cura (la cura Cassano, pensate un po’) per il depresso ambiente. Del resto se Mutu andrà via, bisognerà pur rimpiazzarlo. In tutti i sensi. Poi c’è Vucinic, altro nome sospeso tra il possibile e l’impossibile. Creatura di Corvino, tra le più riuscite, ha anche lui (ma in campo) caratteristiche da estro bizzarro, tra l’indolente e l’irresistibile, tra l’ incomprensibile e il niente è impossibile. Dispersivo e trascinatore. Con Cassano, Vucinic e Jovetic, Firenze non si annoierebbe, ma se sognare non costa nulla, costano molto i giocatori di cui si sogna. È la somma che fa il totale, diceva Totò. 

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