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  • Fiorentina dopo Montecatini: cosa funziona e cosa no

    Fiorentina dopo Montecatini: cosa funziona e cosa no

    • Luca Cellini

    Dopo la prima settimana di lavoro della Fiorentina 2013-2014, trascorsa fra visite mediche e pre ritiro gigliato a Montecatini Terme, un successo di pubblico e di calore della gente soprattutto toscana, intorno alla rosa guidata da Vincenzo Montella, si può fare un piccolo bilancio di cosa sta già funzionando nella squadra capitana da Manuel Pasqual, e cosa non ancora, alla vigilia della partenza per la fase piu' importante dell'estate in corso, ovvero i giorni che il gruppo viola trascorrera' da domani a Moena, in val di Fassa.
    Da premettere che vanno fatti i piu' sinceri complimenti al comune di Montecatini, dai gestori dello stadio 'Mariotti', passando per le autorità cittadine, con l'assessore allo sport del comune termale, Stefano Pucci, per aver gestito e garantito alla Fiorentina dei giorni 'perfetti' in termini di organizzazione ed accoglienza. I tifosi viola poi hanno fatto il resto, assiepando le tribune dell'impianto calcistico in provincia di Pistoia, dando un grande segnale di civiltà e affetto, sia per la proprietà viola, che per i giocatori in difficoltà psicologica, da Borja Valero, cui di recente è scomparsa la madre, passando per il 'caso' di mercato Ljajic. E'vero che la Fiorentina è protagonista sul mercato, ma la gente di Firenze è anche reduce da un lungo periodo, antecedente il passato campionato, in cui aveva ben donde per essere tuttt'altro che felice.

    Cosa funziona:

    Lo spirito di gruppo: semmai ce ne fosse bisogno, dopo gli ottimi riscontri della passata stagione, le ore vissute dai giocatori gigliati a Montecatini Terme hanno dimostrato come il gruppo guidato da Manuel Pasqual sia di ottimo umore, pur già lavorando sodo, con doppie sedute, brevi ma intense. Gli ultimi acquisti si stanno già inserendo, c'è voglia di sudare sul campo, con nessuno intenzionato a tirare indietro la gamba nelle partitelle, e di ridere nella giusta maniera fuori. Montella ha responsabilizzato i ragazzi viola, e quest'ultimi si sono dimostrati impeccabili, con particolare disponibilità con i tifosi anche in termini di autografi e di partecipazione agli eventi pubblici, come la visita all'oratorio di Murialdo, o all'aperitivo con le autorità cittadine della nota località termale.

    Marco Alonso: sara' per il fisico non troppo muscoloso, perchè sa che arrivare in serie A può rappresentare la svolta della sua carriera, ma lo spagnolo si è calato non solo nel gruppo viola, ma in campo ha dimostrato già discreta agilità e voglia di imparare sotto l'aspetto tattico, in particolare la fase difensiva, che evidentemente fra scuola calcio Real Madrid e gli anni in Inghilterra, non aveva particolarmente studiato. Le sue discese e le conclusioni anche a rete già lo proiettano come 'acerrimo' sfidante per il ruolo di terzino dell'autorita', il capitano Manuel Pasqual.

    Giusepe Rossi: c'era timore che il 'top player' gigliato potesse patire i primi giorni di duro lavoro, dopo il lungo periodo di inattività fra maggio 2012 e primavera 2013. Ed invece il lavoro svolto anche grazie al personale fisioterapista Luke Buongiorno, ed il programma effettuato con la supervisione  dello staff di Montella, pure nei giorni di vacanza americano, hanno portato 'Pepito' già in discrete condizioni. All'inizio ci ha messo un po' a conquistare il pubblico che ha affollato lo stadio 'Mariotti' di Montecatini ma poi ne ha deliziato gli occhi, in 'conbutta' con Joaquin, mentre fuori dal campo, ovvero nello spogliatoio, è già fra i leader indiscussi, con dettagli che vengono aggiornati dal suo profilo twitter, pure sull'esito delle partite a 'tresette' in coppia con Pasqual

    Cosa non funziona:

    Adem Ljajic: diciamo che il beneficio del dubbio per un infortunio subito nelle prime ore di pre ritiro, alla caviglia sinistra, gli va concesso. Però il tecnico Vincenzo Montella lo ha subito 'punzecchiato' definendolo 'ingrassato' dopo le vacanze. Inevitabile che le voci di mercato riguardanti il Milan, con 'vortice' da cui è stato toccato nella 'guerra' fra il suo procuratore Fali Ramadani, e la Fiorentina, lo stanno condizionando. Quello che non è piaciuto è un atteggiamento che è sempre ai limiti dell'insolenza, anche con i tifosi che invece lo hanno applaudito fin dalla sua prima discesa in campo, a prescindere da quello che sarà il suo 'domani' a Firenze.

    Zohore unica punta centrale: il ritardo con cui Mario Gomez è arrivato a Firenze ha 'costretto' gioco forza Vincenzo Montella a poter disporre di una sola vera 'prima punta', che fra l'altro è tutt'altro che sicura della sua futura permanenza in viola. E'vero che il bomber ex Bayern è stata una trattativa lunga, ma l'assenza contemporanea anche di El Hamdaoui, e la cessione di Seferovic, devono portare la Fiorentina ad accelerare nella ricerca di altri 'uomini d'area', in quanto il danese ex Fc Copenaghen non è ancora pronto per prosceni di alto livello, come è ormai questa rosa gigliata che sarà impegnata presto in campo europeo.

    Infortunio a Munua: farsi male il secondo giorno di lavoro è da Fantozzi, specie perchè tocca un reparto che è in piena evoluzione per il mercato. Il classe '95 Lezzerini potrebbe non essere confermato, Viviano non è stato riscattato, Neto sta provando a guadagnare fiducia, mentre la società continua a dire, anche per far abbassare il prezzo degli obiettivi nello stesso ruolo, che sarà il titolare della prossima stagione. L'unico veramente sgombro da pressioni è Lupatelli, che però non gioca una gara vera da quasi tre anni. Auguri all'esperto portiere prelevato dal Levante, e buon lavoro soprattutto al neo preparatore dei portieri, spagnolo pure lui, Alejandro Sanchez Lopez. 


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