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  • Fiorentina, ecco l'area che i Della Valle vogliono per il nuovo stadio

    Fiorentina, ecco l'area che i Della Valle vogliono per il nuovo stadio

    Riportiamo un articolo tratto dal sitodifirenze.it riguardante il nuovo stadio della Fiorentina.

    "Lo scorso 14 luglio la ACF Fiorentina ha presentato al Comune di Firenze uno studio di fattibilità per la realizzazione del nuovo stadio e le attività connesse necessarie a sostenere l'investimento.

    La zona individuata dove la Società Viola vorrebbe costruire è la stessa che fu indicata dall'ex Sindaco di Firenze Matteo Renzi, la cosiddetta Area Mercafir. La proposta del Comune di Firenze (illustrata da Renzi nel maggio del 2012) prevedeva che, procedendo ad una riorganizzazione dell'attuale Mercato Ortofrutticolo con la realizzazione del “Nuovo Centro Alimentare”, si sarebbero potuti liberare circa 32 ettari di superficie, dove il proponente avrebbe potuto realizzare uno stadio da circa 40.000 posti ed una serie di attività connesse (18.300 mq di commerciale, 8.000 mq di direzionale e 4.200 mq riservati ad attività turistico ricettive).

    Secondo indiscrezioni raccolte da Il Sito di Firenze, la proposta presentata dalla Società Viola in Palazzo Vecchio prevederebbe lo spostamento del Nuovo Centro Alimentare in un'altra zona della Città e che l'intera area Mercafir sia messa a disposizione della ACF Fiorentina, affinché possa incrementare le superfici delle attività connesse alla realizzazione del nuovo stadio con interventi che consentano il raggiungimento dell'equilibrio economico-finanziario. In particolare, rispetto al “piano Mercafir” di Renzi, la famiglia Della Valle vorrebbe aumentare le superfici delle strutture turistico-ricettive.

    Il Comune dovrebbe individuare il luogo dove costruire il Nuovo Centro Alimentare e contestualmente approvare tutte le necessarie varianti del PIT.

    Sarà una lunga trattativa, immaginiamo, che, stando alla cosiddetta Legge Nardella sugli impianti sportivi, prevede come secondo passo il sì del Comune allo studio di fattibilità e il pubblico interesse della proposta, riservandosi di evidenziare le opportune modifiche (allo studio di fattibilità) indicando le variazioni necessarie per ottenere i successivi atti di assenso sul progetto".
     

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