Se la Fiorentina, per bocca del suo presidente Mario Cognigni, ha presentato circa un mese fa il suo patto con i tifosi viola, ovvero i dieci obiettivi strategici da raggiungere come vincolo per saldare il proprio rapporto con la piazza, ieri è nato una sorta di patto fra squadra e tifoseria organizzata viola. La temuta contestazione verso gli uomini di Sinisa Mihajlovic non è andata in scena, e, se Fiorentina-Gavorrano ha annoiato i più, ad attirare l'attenzione sono state le parole del capitano Alessandro Gamberini a fine partita, che ha raccontato come una macchina abbia bloccato uno dei pulmini che trasportano i giocatori dall'albergo, sede del ritiro, al centro sportivo di San Piero a Sieve. Dentro i veicoli da una parte cinque rappresentanti della tifoseria, e dall'altra Gamberini, Natali e Behrami. Dieci minuti di confronto a tutto tondo, in cui i tifosi hanno specificato ai giocatori come quella di lunedì scorso non sia stata una contestazione all'allenatore o alla squadra, ma uno sprono a dare il meglio nel prossimo campionato, dopo un torneo, quello dell'anno scorso, estremamente deludente. Dall'altra i giocatori, con Gamberini in testa, hanno rassicurato sull'impegno che tutti metteranno in campo, e sulla voglia di ambire a traguardi sportivi importanti.

Ne è nato una sorta di patto fra le parti: i tifosi hanno promesso una tregua della contestazione fino alla fine della campagna acquisti, in attesa di novità positive; Gamberini a nome della squadra ha promesso che avrebbe parlato ai compagni, specie a quelli in uscita, per evitare atteggiamenti che possano irritare la tifoseria. Una tifoseria che, se sarà delusa dal mercato che vedrà il d.s. Pantaleo Corvino come protagonista assoluto, dal 1 settembre non risparmierà da critiche o contestazioni nessuno del mondo Fiorentina: dalla società, ai giocatori, fino all'allenatore