Il gol di ieri siglato da Stefan De Vrij - scrive l'edizione odierna de La Repubblica - è il terzo consecutivo arrivato sugli sviluppi di un calcio da fermo, trend in netta controtendenza rispetto alle restanti undici gare di campionato giocate dalla squadra viola. Stefano Pioli, che già aveva posto l’accento su questo aspetto, ci ha lavorato in settimana, ma evidentemente gli allenamenti non hanno dato i loro frutti in questo senso. Peccati mortali, che vanificano tutto il resto.

GOL LAZIALE - Perché fino alla rete biancoceleste - continua il quotidiano - al cospetto del terzo miglior attacco del campionato e del capocannoniere (Immobile), Davide Astori e compagni si erano comportati bene. Concedendo pochissimo e limitando al massimo i pericoli. Il terzo indizio di fila che a questo punto fa scattare l’allarme. La causa? Difficile individuarne una. La Fiorentina, come la maggior parte delle formazioni, difende “mista”. Qualche marcatura a uomo, con gli altri schierati “a zona”.
QUESTIONE DI CENTIMETRI - Più interessante, semmai, il dato fisico. L’altezza media del campionato è 182,7 cm. Quella dei viola si ferma a 182,2 e ben dodici squadre sono mediamente più alte della Fiorentina. Un problema, quello della difesa, che va oltre le palle inattive. Basta dare un occhio ai numeri. Sono 19 i gol incassati. Un numero in sé non disastroso. La Fiorentina infatti, nella classifica delle reti subite, è settima in Serie A. Il guaio però, è che almeno un gol lo prende sempre. Soltanto in 3 partite su 14 (contro Verona, Benevento e Torino) i viola son riusciti a mantenere la porta inviolata.