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  • La vera amarezza di Diego Della Valle

    La vera amarezza di Diego Della Valle

    • Luca Cellini
    Assurto agli onori delle cronache, soprattutto politiche, dallo scorso week-end, per un’uscita televisiva in cui non è certamente andato di fioretto nelle dichiarazioni contro l’attuale presidente del Consiglio ed il suo esecutivo, Diego Della Valle, anche se marginalmente nei suoi pensieri, continua ad interessarsi in prima persona delle cose di casa Fiorentina. Lo fa da tifoso, come ama dire lui, ed anche da azionista di maggioranza che delega, principalmente il fratello Andrea, ed alcuni suoi uomini in società, ma vigilia, scruta e non manca di accompagnare, anche da lontano, le operazioni che ruotano intorno alla creatura calcistica principale a Firenze.

    QUERELLE DELLA VALLE-RENZI: NESSUN RIFLESSO NEGATIVO PER LO STADIO - Chi si immagina però effetti di riflesso degli strali di mister Tod’s nei confronti dell’ex sindaco di Firenze, Matteo Renzi, sulla questione nuovo stadio in città, si sbaglia di grosso. Infatti è stato proprio Diego Della Valle a far accendere il semaforo verde con la proposta di studio di fattibilità per l’impianto calcistico di nuova generazione presentato a Palazzo Vecchio lo scorso mese di luglio. Il principale riferimento in società del classe ’53 di Sant’Elpidio a Mare, Mario Cognigni, anche nelle ultime ore, ha voluto rassicurare l’oggi primo cittadino Dario Nardella, che non vi saranno interruzioni sul processo che dovrebbe portare entro fine ottobre ad un nuovo incontro proprio fra quest’ultimo ed il presidente esecutivo viola per l’estensione del progetto su tutta l’area della Mercafir, già da tempo designata dal comune come quella adatta alla costruzione del nuovo stadio. Se n’è parlato anche nel c.d.a. svoltosi quarantotto ore fa nella sede di via Manfredo Fanti dove si è fatto il punto anche sui lavori di ammodernamento del ‘Franchi’ e sulla caccia a nuovi sponsor sia da inserire sulle maglie ufficiali, sia per sovvenzionare le opere svolte al centro sportivo negli ultimi anni.

    IL PATRON NON METTE IN DISCUSSIONE MONTELLA - Chi pensa altresi’ che Diego Della Valle metta già in discussione la figura di Vincenzo Montella, apparso recentemente teso ed amareggiato dai risultati ottenuti dalla squadra da lui allenata, si sbaglia di grosso. Il tecnico di Castello di Cisterna gode di immutata stima da parte del possessore del 99% delle azioni della Fiorentina e la fiducia nei suoi confronti è stata ribadita anche con contatti telefonici avvenuti fra i due in tempi molto recenti.

    ECCO INVECE COSA AMAREGGIA DAVVERO DIEGO - C’è però qualcosa che amareggia molto Diego Della Valle in questo periodo legato alla squadra di calcio di cui è comproprietario insieme al fratello ed è il monte ingaggi, che ha superato e, non di poco, la quota fissata la scorsa estate, al termine dell’ultimo c.d.a. alla presenza di tutti i consiglieri. Le mancate cessioni di elementi quali Iakovenko, El Hamdaoui e Lazzari, tanto per fare dei nomi, hanno fino ad oggi rallentato le trattative per i rinnovi di Cuadrado, Aquilani e Neto. Infatti i prolungamenti di tre giocatori fondamentali nello scacchiere tattico di Montella sono al momento in una fase di empasse anche per una valutazioni di quante cessioni verranno fatte degli esuberi nel prossimo calciomercato invernale Ecco perché la posizione degli uomini che si occupano attualmente delle trattative in casa gigliato, è in discussione. Nonostante le rassicurazioni arrivate infatti sia dal d.s. Daniele Prade’ che dal d.t. Eduardo Macia, su una loro capacità già nel prossimo gennaio di effettuare quelle operazioni di mercato in uscita necessarie a rendere lo spogliatoio viola piu’sgombro ed i conti sul bilancio migliori, una valutazione in chiave futura, a tutto tondo, sui due dirigenti che si occupano delle trattative in casa Fiorentina è già cominciata in questo inizio del periodo autunnale.

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