Uno strano destino accomuna in questi giorni le due squadre toscane della serie A: al tormentone Jovetic che sta facendo impazzire Firenze Livorno risponde infatti con un analogo (anche se per ora solo potenziale) tormentone Paulinho che comunque fa già rosicare i tifosi amaranto. Non deve partire. La situazione è opposta: se a Firenze la maggioranza dei supporters viola vede ormai Jo Jo come il fumo negli occhi, a cento chilometri di distanza l’eventuale cessione del bomber della promozione sarebbe vista come una jattura, e fortemente avversata. In primo luogo dal tecnico Davide Nicola, che ha messo in chiaro col presidente Spinelli che lui considera la conferma del brasiliano «Imprescindibile». Tuttavia, le offerte per Paulinho si susseguono, dall’Italia e soprattutto dall’estero: quella più preoccupante per il Livorno viene dai russi del Rubin Kazan, pronti a pagare cash anche se non i 10 milioni minimo che chiede il patron amaranto. Allarme anche per la posizione assunta e ribadita ieri dal procuratore di Paulinho Bagnoli (che per ironia della sorte è un ex giocatore del Livorno): per lui la soluzione migliore sarebbe infatti cambiare aria e proseguire il percorso di crescita. Asse Livorno-Firenze. I punti di contatto fra amaranto e viola, comunque, non finiscono qui. Il Livorno infatti è entrato ufficialmente in lizza per prendere l’attaccante della Fiorentina Seferovic, ed è fortemente interessato anche al centrocampista Migliaccio, ex compagno di squadra a Terni di Nicola, e molto stimato dal tecnico livornese: entrambi i giocatori sono ritenuti obbiettivi raggiungibili. (‘Il Tirreno)