Sta facendo di tutto per riprendersi da un problema alla coscia patito contro il Palermo, che lo aveva escluso dai convocati per il match (poi rinviato) contro la Roma di domenica scorsa. Contro l'Inter, Matija Nastasic non vuole proprio mancare. Il giovane classe '93 è una delle poche 'perle' di mercato collezionate dal d.s. Pantaleo Corvino, e una delle rarissime buone notizie della Fiorentina, ancora invischiata nella lotta salvezza, in questo finale di stagione. Il rendimento dell'ex difensore del Partizan Belgrado è stato quasi sempre oltre la sufficienza, con un'abnegazione ed una serietà professionale, anche fuori dal campo, che ha stupito tifosi e dirigenti viola stessi.

Se gli 'anziani' dello spogliatoio frequentavano locali e luoghi non adatti ad un calciatore, anche nei periodi più bui di questo campionato della Fiorentina, Nastasic, 'adottato' dal vice capitano Jovetic, che lo ha introdotto nella realtà di Firenze, ha risposto con una vita morigerata, tutta casa e campo di allenamento. E i frutti si sono visti sul terreno di gioco: prima qualche apparizione sporadica nella gestione di Sinisa Mihajlovic, che evidentemente da connazionale ed ex pari ruolo lo ha saputo formare per il campionato italiano; poi, con l'avvento di Delio Rossi e il passaggio quasi stabile alla difesa a tre, un ruolo da titolare, con tanto di reti che hanno inciso nei seppur magri risultati della Fiorentina.

Un ex campione come Giovanni Galli gli ha già preconizzato un futuro da capitano nella formazione gigliata, e lo stesso Rossi ha detto che Nastasic è destinato, se tutto procederà al meglio, a diventare più forte di Nemanja Vidic. Non è un caso se durante le passate vacanze natalizie nella sede viola è arrivato un fax firmato Manchester United: Sir Alex Ferguson, che Vidic lo conosce bene, si è invaghito calcisticamente di Nastasic, e lo considera un suo possibile erede. In società viola sorrisero di fronte a quel foglio giunto da Oltremanica, e naturalmente l'offerta non venne neanche presa in considerazione.

Quel piede mancino che non disdegna di impostare le azioni dal reparto difensivo, e la sua abilità sulle palle inattive, fanno di Nastasic un gioiello da difendere a tutti i costi dall'assalto di tanti club europei, fin dal prossimo mercato estivo. E pensare che uno dei primi ad osservarlo ben tre anni fa, fu proprio Lele Oriali, oggi candidato a entrare nella dirigenza della Fiorentina. Sembrava tutto fatto in favore dell'Inter, che aveva strappato un'opzione Nastasic. Ma l'operazione andò a monte - ha rivelato poi lo stesso Oriali - per volontà del presidente Moratti, che non si è mai fidato troppo dei difensori provenienti dell'est europeo. E così domenica, nel 'lunch time', Nastasic avrà un motivo in più per farsi rimpiangere da quello che poteva essere il suo club da approdo nel calcio italiano.