Calciomercato.com

  • Fiorentina, Vargas:| Retroscena su 'quel' venerdì

    Fiorentina, Vargas:| Retroscena su 'quel' venerdì

    • L.C.

    Quel venerdì galeotto assume i contorni di un giallo ora svelato, ma ancora un po' nebuloso. Il retroscena del caso Vargas ha protagonisti inattesi: il presidente della Fiorentina Mario Cognigni e l'amministratore delegato Sandro Mencucci. Era il venerdì, appunto, che precedeva la gara con la Lazio. Sfida tosta e delicata, dove la Fiorentina cercava di proseguire il rilancio in campionato. La sorte volle che, in un noto locale della città, spesso frequentato dai giocatori, ci fosse anche il duo della dirigenza viola. Cognigni e Mencucci si accorgono che c'è anche il giocatore peruviano e decidono di andare a fondo alla questione: una semplice cena o l'inizio di una notte brava? I dirigenti si convincono, con delle prove, della seconda ipotesi. Far tardi, anzi tardissimo, alla vigilia di una partita importante, è comportamento tutt'altro che da professionista. I fatti emergono due settimane più tardi, con l'esclusione del peruviano dalla sfida di Cesena.

    Il retroscena nasconde anche un passo indietro nel tempo: a inizio stagione quando, all'interno dello spogliatoio, il tecnico Sinisa Mihajlovic chiamò a rapporto tutta la squadra. 'Basta con le ore piccole, in questa stagione cambia la musica perché alcuni sono già stati avvistati a far tardi nei locali', il succo del messaggio forte mandato dall'allenatore serbo. Un tuono che molti hanno recepito ma che, evidentemente, Vargas ha ben deciso di bypassare. Sicché domenica è stato costretto ad allenarsi in solitaria, allo stadio Artemio Franchi, mentre i compagni erano impegnati nello scialbo 0-0 del 'Manuzzi'. Ieri, invece, allenamento in gruppo, dopo il faccia a faccia con Mihajlovic e col resto dello staff della Fiorentina.

    Il volto del Loco era di quelli pronti al riscatto, la grinta e la carica quelle di chi probabilmente ha imparato la lezione. Cappellino viola d'ordinanza, conclusioni al fulmicotone, scatti e dribbling; il Vargas vero, insomma, come sperano Firenze e Mihajlovic. Se lo augurano anche in Perù, dove è idolo di una nazione e dove anche ieri i fans lo hanno bersagliato e tempestato di messaggi. Non resta che attendere, con la speranza che i prossimi venerdì siano accompagnati da un dvd, aranciata ed a letto presto.

    (Leggo - Edizione Firenze)

    Altre Notizie