"E' cambiato il vento". Adriano Galliani gongola tra i due colpi di mercato del Milan. L'amministratore delegato rossonero ha dichiarato col sorriso sulle labbra alla presentazione ufficiale di Ibrahimovic e Robinho: "Eccoci qui a presentare gli ultimi due arrivati nella famiglia rossonera. Il loro arrivo creato tanto entusiasmo, abbiamo staccato più di 45 mila abbonamenti per la Champions avvicinando il record di 52 mila tessere stabilito nel 2002".

"E' tornato l'idillio tra i nostri tifosi ed il presidente Berlusconi, che si era interrotto con la cessione di Kakà nell'estate 2009. Arrivano da due nazioni importanti come Svezia e Brasile, auguro a Zlatan di segnare più di Nordhal (222 gol) e a Robinho di continuare la grande tradizione dei brasiliani nel Milan".

"Ho iniziato a pensare a Ibra quando il Barcellona ha preso David Villa e a Robinho quando il Manchester City ha preso Balotelli, a cui questa ho inviato un sms di auguri per l'operazione perché da ragazzo era tifoso del Milan. Non dico altro perché vorrei evitare altri incidenti diplomatici, almeno col Manchester City. Ringrazio anche Huntelaar e Borriello, due grandi attaccanti che abbiamo dovuto sacrificare. All'inizio del mercato abbiamo rifiutato delle grosse offerte, è inutile fare i nomi (Pato e Thiago Silva, ndr)".

Fair-play finanziario: "Sono completamente d'accordo con Platini, ci vuole un equilibrio tra costi e ricavi. I conti li ho sempre fatti, assicuro che non ho sforato alcun parametro e che con l'arrivo di Ibra e Robinho il bilancio del Milan non peggiora. Berlusconi ci ha autorizzato ad acquistare solo grandi campioni".