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  • Genoa, 11 anni senza Signorini. Fiorin a CM: 'Uomo vero'

    Genoa, 11 anni senza Signorini. Fiorin a CM: 'Uomo vero'

    • Matteo Oneto

    Il 6 novembre 2002 la Sla si portò via Gianluca Signorini. Undici anni senza il Capitano, senza il simbolo di un gruppo che portò per la prima volta in Europa il Grifone e che con la maglia numero 6 sempre sulle spalle riuscì a violare Anfield. Gianluca Signorini è stato un difensore fantastico ma soprattutto un uomo vero, capace di affrontare la sua malattia mostrandola alla gente. Lo fece il 24 maggio 2001, quando ritornò sul prato del Ferraris accompagnato dalla sua famiglia per raccogliere fondi da destinare alla ricerca contro quel morbo che lentamente se lo stava portando via. Gianluca Signorini è rimasto nel cuore dei genoani tifosi e giocatori che con colui hanno vissuto momenti straordinari.

    Uno di questi, Valeriano Fiorin, l’eroe di Anfield, ha voluto parlare del capitano in esclusiva per Calciomercato.com: "Gianluca per me era un amico. L’ho conosciuto ai tempi del Parma, io arrivavo dal settore giovanile, avevo 18 o 19 anni, mi ha guidato come un fratello maggiore. Quando avevo bisogno di un consiglio sapevo di poter contare su di lui perché c’era sempre". 

    Due anni insieme in Emilia e poi quattro stagione per far volare il Grifone: "Lo ritrovai a Genova e nulla era cambiato, sempre disponibile, disposto allo scherzo, insomma un amico. Gianluca Signorini era un uomo vero, schietto, sincero, diceva sempre quello che pensava in campo fuori. Era aperto al dialogo, sapeva ascoltare e prendersi sempre le sue responsabilità. Nel rettangolo verde poi  era un giocatore che metteva a disposizione della squadra cuore e anima. Piaceva a tutti perché in fondo era impossibile non amare Gianluca Signorini. Quando ripenso a lui mi vengono in mente solo ricordi belli". 

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