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  • Genoa: con la Fiorentina la partita è la stessa, ma la squadra è un'altra

    Genoa: con la Fiorentina la partita è la stessa, ma la squadra è un'altra

    • Marco Tripodi
    La maglia è la stessa ma la squadra sembra un'altra.

    L'edizione genovese di Repubblica, in edicola oggi, fa notare come rispetto a tre mesi fa il Genoa che scenderà in campo domani sera per recuperare i 62 restanti minuti non disputati lo scorso 11 settembre contro la Fiorentina, sarà una squadra profondamente diversa, soprattutto dalla cintola in su.

    Se il centrocampo probabilmente sarà lo stesso visto all'opera nella mezzora scarsa di metà settembre con Laxalt e Lazovic sulle fasce e la coppia Rincon-Veloso in mezzo, la difesa vedrà probabilmente il cambio tutto argentino tra Orban, rientrante dalla squalifica ma destinato alla panchina, e Munoz. Inamovibili invece Izzo, Burdisso e Perin.

    Molto diversa la situazione in attacco. A settembre il tridente titolare era composto da Rigoni, Pavoletti e Gakpé. Ma domani l'unico dei tre a scendere in campo dal primo minuto (anzi dal 28' visto che la gara inizierà da quel punto), sarà l'esterno veneto. Al posto di Pavoletti, ancora fermo ai box, ci sarà Simeone, nel frattempo esploso oltre ogni più rosea aspettativa, e il francese, scivolato dietro nelle gerarchie di Juric, lascerà spazio ad uno tra Ocampos e Ninkovic.

    E meno male che la sfida non è stata fissata a metà gennaio, come inizialmente richiesto dai viola, se no chissà quanti altri volti nuovi avremmo visto in campo.

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