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    Genoa, Preziosi: 'C'è stata malafede. Errore voluto per evitare la contestazione'

    Genoa, Preziosi: 'C'è stata malafede. Errore voluto per evitare la contestazione'

    • Marco Tripodi
    La rabbia di Enrico Preziosi non accenna a placarsi.  A dodici d'ore di distanza dal fischio finale di Roma-Genoa, il presidente rossoblù è tornato dai microfoni di RadioUno a parlare delle contestate decisioni arbitrali dell'Olimpico: "Noi non possiamo perdere punti perché l'arbitro si rifiuta di fare il suo dovere - ha affermato Preziosi - Lui deve spiegare perché dal momento che o paghiamo noi. Credo che in quel episodio ci sia stata della chiara malafede".

    Il Joker ha poi aggiunto:
    "Il problema non è la Var ma come la si utilizza. Se si continua a preferire l'occhio umano non serve a nulla. Sul gol di Piatek si è stati cinque minuti per individuare un mezzo piede in fuorigioco, e vorrei vedere se a parti invertite si sarebbe fatta la stessa cosa. Poi su un fallo evidente a nostro favore come quello su Pandev non si è intervenuti. Il sistema è malato e da rivedere. Non voglio alimentare la cultura del sospetto ma gli errori sono evidenti".

    Preziosi rincara poi la dose sostenendo come, a suo vedere, gli errori di Di Bello non sono arrivati per sviste ma secondo un disegno ben preciso: "Personalmente credo che quel errore non sia stato casuale. C'era una contestazione in atto da parte dei tifosi della Roma e magari mandando a casa tutti felici e contenti si sia voluto evitare guai peggiori. A danno però del Genoa".

     

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