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  • Genoamania, Perin al Milan accontenta tutti. Tranne i tifosi rossoblù

    Genoamania, Perin al Milan accontenta tutti. Tranne i tifosi rossoblù

    • Marco Tripodi
    Ancora una volta la campagna acquisti/cessioni del Genoa rischia di dover fare i conti con quanto accade in casa altrui.

    Ad influire sul mercato del Grifone a sto giro sembra essere il mancato rinnovo di Gigio Donnarumma con il Milan.

    Tradita da quello che prevedevano potesse essere la loro nuova bandiera, sensazione forse nuova per i rossoneri ma già tante volte sperimentata da quelli rossoblù, la dirigenza milanista pare aver individuato in Mattia Perin uno dei principali indiziati a sostituire il diciottenne di Castellammare di Stabia.

    AMARCORD - Un'eventualità che i tifosi genoani ovviamente vorrebbero scongiurare ma che alla luce dei fatti appare viceversa più che fattibile. Quanto visto negli ultimi anni, con il flusso pressoche continuo di giocatori lungo la A12 tra Milano e Genova, potrebbe dunque ripetersi anche questa estate nonostante nella stanza dei bottoni dei rossoneri non ci sia più l'amicone di Enrico Preziosi Adriano Galliani.

    SOLUZIONE IDEALE - Aldilà dei rapporti in essere tra le attuali dirigenze societarie, il passaggio di Perin al Milan sembra convenire a tutte le parti in causa. Innanzitutto ai rossoneri che, con un investimento decisamente modesto rispetto al valore del giocatore, si accaparrerebbero quello che fino a un anno fa, ossia prima dell'avvento di Donnarumma, era considerato l'erede designato di Gigi Buffon.

    Ovviamente anche per Perin l'opportunità è ghiotta. A 25 anni avrà finalmente l'occasione di confrontarsi con una squadra che sembra avere grandi ambizioni ed un progetto rinnovato rispetto al recente passato, l'esatto contrario di quello che invece sta vivendo a Genova. A Milanello l'estremo difensore pontino potrebbe effettuare quello scatto di carriera che inevitabilmente ogni giocatore cerca, avendo oltretutto la possibilità di giocare in Europa.

    Infine c'è il Genoa, che pur cedendo una bandiera, ma questo si è già visto in passato non essere un grosso problema per l'attuale dirigenza, si consolerebbe con la messa a bilancio di una grossa plusvalenza economica. Certo, poi bisognerà sostituire in qualche modo l'Airone non solo in campo ma anche e soprattutto nello spogliatoio. Ma questa è un'altra questione.

    VITTIME SACRIFICALI -  L'unica remora che potrebbe bloccare un matrimonio quasi già scritto sono le condizioni fisiche del portiere. I tanti infortuni di una carriera sfortunata sono una zavorra pesante sia per il giocatore che per il club che andrà investire su di lui. Ma lo sono anche per il Genoa che sarà costretto a cedere uno dei suoi pezzi più pregiati ad una valutazione sensibilmente inferiore a quella reale.

    In ogni caso, se anche Perin non dovesse accordarsi con il Diavolo, il giro di portieri che l'effetto Donnarumma inevitabilmente scatenerà, difficilmente non coinvolgerà anche il numero 1 genoano.

    In mezzo a tutto questo come sempre ci sono i tifosi, la vera l'anima di questo sport, la linfa vitale che alimenta un settore nel quale girano troppi soldi e troppi interessi e che troppo spesso finiscono per essere le vittime impotenti delle decisioni altrui.

    L'addio del futuro capitano rossoblù, nonchè idolo della Gradinata Nord, verrebbe digerito sicuramente in malo modo da un popolo già in subbuglio. L'unica speranza di vedere ancora l'Airone di Latina volare sul Ferraris è quella che qualcuno dalle parti di Villa Rostan per una volta si preoccupi più dei sentimenti dei tifosi che delle questione economiche.
    Ipotesi remota in un calcio in cui i soldi contano molto più della passione popolare.

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