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  • Genoamania: buona la prima... applausi per Perin e Gasperini

    Genoamania: buona la prima... applausi per Perin e Gasperini

    • Valentina Martini

    Finalmente si può tirare un sospiro di sollievo. È stato solo un piccolo passo, ma importantissimo. Il Genoa torna alla vittoria al Ferraris contro l'Udinese e scavalca in classifica la formazione di mister Colantuono, lasciando la Sampdoria al quartultimo posto e risalendo al quattordicesimo.

    Chi ben comincia... Dopo il ciclo di fuoco, il successivo “alla portata” è iniziato al meglio: ora però guai a perdere la concentrazione perché bisogna ottenere il massimo dalle prossime tre gare, prima contro il Chievo a Verona e poi in casa contro Empoli e Torino.


    Cerci e Laxalt. Un ottimo avvio di ripresa per il Grifone, che prima pareggia i conti con il rigore conquistato per il fallo di mano di Zapata e trasformato con freddezza con un tiro alla destra del portiere da Cerci e poi il raddoppio di Laxalt, bravissimo a raccogliere e finalizzare la corta respinta sulla conclusione di De Maio.

    Il riscatto di Perin. Una partita quasi da dimenticare, un gol subito in cui da lui ci si aspetta tutt'altro, poi all'89' arriva la chance per riscattarsi e se la gioca alla grandissima! Di Natale si presenta dal dischetto, sono attimi concitati per i tifosi del Genoa, più di uno con rassegnazione ha pensato “ecco adesso pareggiano e abbiamo buttato via tutto”, ma poi arriva lui, il numero uno sale in cattedra e respinge il tiro. Il Ferraris esplode di gioia, è un segno, è la svolta.

    Tifoseria spaccata. Sono passati soltanto una quindicina di minuti dal fischio d'inizio quando in Gradinata Nord spuntano alcuni striscioni di protesta. Spiccano soprattutto due: “Gasperini fai più nomi che punti” e “Preziosi comanda, Brenzini domanda, Gasperini infanga”. Messaggi sintetici, efficaci e diretti. Laxalt intanto sfiora per ben due volte in pochi secondi il gol del vantaggio, poi il colpo di testa di Izzo viene strozzato dalla bandierina del secondo assistente Carbone ed è il 21' quando gli altri tifosi non ci stanno, si mettono contro gli Ultras e dedicano un coro all'allenatore “Gasperini eh eh, Gasperini oh oh”, un fiume di applausi in tutti i settori e un tecnico sorridente e quasi commosso con le mani ringrazia per l'affetto dimostrato. Passa un solo minuto e Cerci colpisce in pieno il palo, quasi a dimostrare quanto sia fondamentale l'appoggio del proprio pubblico per spingersi oltre e continuare a combattere.


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