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  • Genoamania: Gudmundsson è già dell'Inter. O forse no

    Genoamania: Gudmundsson è già dell'Inter. O forse no

    • Marco Tripodi
    Ha fatto molto clamore nelle scorse ore la notizia del presunto assenso da parte di Albert Gudmundsson a un eventuale trasferimento all'Inter. Una notizia che in realtà tale non è, visto che probabilmente qualunque giocatore in questo momento accetterebbe di accasarsi alla corte degli ormai futuri campioni d'Italia.

    SIRENE NERAZZURRE - Rifiutare una chiamata del genere a 27 anni, dopo una vita trascorsa nella periferia del grande calcio, sarebbe semplicemente da folli. Soprattutto per un giocatore giustamente ambizioso e sufficientemente talentuoso per imporsi anche ad alti livelli. Ciò tuttavia non significa che l'operazione sia già conclusa. Al completamento del mosaico manca infatti un tassello, non certo secondario: il benestare del Genoa. Un via libera tutt'altro che scontato. Il motivo è semplice. Il Grifone ha bisogno di soldi e l'Inter in questo momento non è in grado di garantirli. Almeno non nella quantità e nelle modalità richieste dal Genoa.

    SALDO ZERO - L'accordo con il fisco stipulato lo scorso autunno dalla società rossoblù, per il risanamento del debito erariale contratto dalla vecchia gestione Preziosi, impone al club di operare nella prossima sessione di mercato a saldo zero. Ciò significa che la somma degli acquisti del Genoa non potrà essere superiore a quella delle sue cessioni. Tanto incasserà, tanto potrà spendere. E considerando riscatti obbligati e altri pianificati già oggi sarebbero almeno 35 i milioni destinati ad uscire dalle casse di Villa Rostan. Una cifra molto vicina alla valutazione data al cartellino di Albert. In pratica con la cessione dell'asso islandese il Genoa riuscirebbe a sostenere il mercato in entrata soltanto per ciò che riguarda le conferme di quei giocatori oggi in organico ma formalmente di proprietà altrui. Soltanto ad una condizione però, che la vendita di Gudmundsson porti soldi reali e nell'immediato. In caso contrario non solo bisognerà rinunciare a qualche riscatto ma non si potrà neppure sperare nell'arrivo di volti nuovi.
    Ecco perché i piani studiati dalla dirigenza interista per assicurarsi il folletto di Reykjavik non appaiono piste battibili. Non lo può essere inserire contropartite tecniche per abbassare la quota economica. Ma non lo è neppure dilazionare il pagamento su più esercizi perché al Genoa quei soldi servono tutti e subito

    ALTRA VIA - Un'alternativa in grado di assecondare i piani nerazzurri in realtà ci sarebbe. Il Genoa potrebbe accettare le proposte di finanza creativa provenienti da Milano ricavando i soldi utili al suo mercato cedendo, oltre a Gudmundsson, un altro pezzo da novanta della propria rosa. I candidati eventualmente non mancherebbero. Vedi i vari Frendrup, Retegui, Martinez. Il problema casomai sarà convincere i 28.000 tifosi che l'estate passata hanno dato fiducia al Grifone che le ambizioni della dirigenza non si sono ridimensionate. Un'impresa forse più difficile dell'ottenere un giusto corrispettivo dalla vendita del gioiello più prezioso della corona rossoblù.

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