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  • Genoamania: rossoblù fuori dal tunnel? Lo dirà il derby

    Genoamania: rossoblù fuori dal tunnel? Lo dirà il derby

    • Marco Tripodi

    Due indizi non faranno una prova ma di sicuro contribuiscono a creare un sospetto.

     

    Così se quattro punti in due partite non bastassero a far ritenere il Genoa definitivamente guarito dalla lunga apatia di risultati che l'affliggeva da metà dicembre, il modo in cui questi quattro punti sono arrivati dice molte cose sull'attuale stato di salute del Grifone.

     

    SAN NTCHAM - La seconda gara di Andrea Mandorlini sulla panchina rossoblu è stata per certi versi la fotocopia della prima. Una partita non eccelsa, ma ordinata, decisa all'ultimo sospiro da una magia del redivivo Olivier Ntcham. Un autentico doppio miracolo al quale l'allenatore ravennate pare stia pensando di rendere omaggio organizzato un pellegrinaggio collettivo nei luoghi natii. L'unica differenza tra la sfida con i toscani e quella con i felsinei sta nel bottino raccolto, visto che il misero punticino strappato al Bologna domenica scorsa oggi si è addirittura triplicato.

    Buon per i tifosi rossoblu, accorsi in massa al Castellani, dopo lo sciopero di sette giorni fa, e costantemente impegnati nel far sentire il proprio calore a Burdisso e compagni.

     

    CARATTERE RITROVATO - Forse il Genoa non meritava del tutto questa vittoria, anche se l'Empoli che pur giocava in casa non ha fatto molto di più per aggiudicarsi l'intera posta in palio. Il pareggio, in fondo, poteva stare bene ad entrambe le contendenti, soprattutto alla luce dei risultati provenienti dagli altri campi. Eppure i rossoblu, esattamente come contro il Bologna, hanno dimostrato di crederci fino all'ultimo, trovando non a caso la via della rete proprio al tramonto della sfida. Segno che dopo un periodo di sbandamento, culminato con la disfatta di Pescara, il gruppo sta lentamente ritrovando tranquillità, sicurezza nei propri mezzi e, perché no, anche un pizzico di quella buona sorte che troppo spesso ha voltato le spalle ad Ivan Juric.

     

    TESTA AL DERBY - Come dicevo all'inizio, però, due indizi non bastano a fornire una prova. Ci vuole qualcosa di più tangente e costante di due gare decise in zona Cesarini per esprimere un giudizio definitivo. E il banco di prova per la truppa di Mandorlini sarà senz'altro il derby di sabato prossimo.

    L'esito della stracittadina ma anche l'atteggiamento con cui il Genoa scenderà in campo diranno se la squadra è veramente guarita e se la strada tracciata dall'ex tecnico veronese sia quella giusta per proseguire assieme il cammino in vista della prossima stagione.

     

    Nell'attesa godiamoci una vittoria che in senso assoluto mandava da quasi tre mesi e che in trasferta non si verificava addirittura da cinque. L'ultima stadio espugnato dai rossoblu fu infatti il Dall'Ara, un girone ed una gara fa. Era l'alba dell'era Juric. Un'era destinata purtroppo a durare troppo poco, nonostante i buoni presagi iniziale.

    Ma quello è ormai il passato. Ora per il Genoa è tempo di guardare avanti e cominciare a preparare la gara più importante dell'anno. Sperando che gli indizi nel proprio fascicolo istruttorio possano diventare tre...

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