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    Gerson, la Roma non vuole perderlo: perché Empoli è la scelta giusta

    Gerson, la Roma non vuole perderlo: perché Empoli è la scelta giusta

    • Marco Affaroni
    A caccia del rilancio. Gerson potrebbe salutare la Roma nei prossimi giorni per andare a giocare, per cercare quella continuità che in giallorosso non ha mai trovato. Arrivato a Roma nell'estate del 2016 dal Fluminense, per una cifra vicina ai 16 milioni di euro, il brasiliano voluto fortemente da Sabatini non ha mai realmente convinto, fin dall'inizio. La foto con la maglia numero 10 di Francesco Totti fece imbufalire i tifosi e a poco servirono le parole dell'ex direttore sportivo Sabatini (“Ho spedito io la maglia col numero 10 per stimolarlo, lui non c’entra niente e va rispettato”) per perdonarlo.

    La Roma ha fatto un investimento importante che fino ad ora non ha dato i suoi frutti, ora è pronta a cederlo in prestito per valorizzarlo, considerando le ottime qualità tecniche, dimostrate però raramente (l'anno scorso solo con la doppietta alla Fiorentina, nel 4-2 del Franchi). Sul tavolo ci sono le offerte di Atletico Mineiro ed l'Empoli, l'ipotesi toscana al momento sembra quella più probabile. Le caratteristiche di Gerson, infatti, si integrano perfettamente con l'idea di calcio di Andreazzoli. L'Empoli si schiera con il 4-3-1-2 dando ancora spazio al trequartista libero di inventare e fare da collante tra il centrocampo e l'attacco. Un gioco propositivo che si sposa con Gerson, il quale ha un buon dribbling, ha una grande visione di gioco e ha un piede molto delicato.

    Andreazzoli potrebbe schierarlo come trequartista alle spalle delle due punte al posto di Zajc oppure insieme allo sloveno a supporto di un attaccante. C'è anche la possibilità di vederlo come mezzala offensiva, libero di impostare il gioco da dietro e di trovare l'ultimo passaggio così come, con caratteristiche diverse, l'anno scorso facevano Bennacer e Krunic. Un giocatore, tre soluzioni.

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