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    Girelli a CM: 'Italia, prendiamoci il Mondiale. Brescia e Milan, vi dico tutto'

    Girelli a CM: 'Italia, prendiamoci il Mondiale. Brescia e Milan, vi dico tutto'

    • Federico Zanon
    Un sogno chiamato Mondiale. Al termine di una stagione a mille, nella quale è stata protagonista con le maglie di Brescia e Italia, Cristiana Girelli sa che c'è ancora un piccolo passo da fare. Battere il Portogallo, questa sera a Firenze, per qualificare la Nazionale a Francia 2019, a vent'anni dall'ultima partecipazione. A Calciomercato.com racconta le sue emozioni, le sue ambizioni e il suo futuro, che potrebbe fare rima con Milan.

    Partiamo dal Brescia, una stagione super dopo la mini rivoluzione della scorsa estate con tante compagne e amiche passate alla Juventus.
    È stata sicuramente una stagione inaspettata dopo l'addio di tante compagne. Costruire una nuova squadra partendo da quattro calciatrici non è facile, soprattutto quando devi affrontare squadre del calibro di Fiorentina e Juventus. Non abbiamo mollato e siamo arrivate allo spareggio per lo scudetto e alla finale di Coppa Italia. Purtroppo ci siamo giocate l'intera stagione in appena una settimana con tre partite (prima lo spareggio per lo scudetto, poi la semifinale e la finale di Coppa Italia). Peccato per l'esito ma siamo orgogliose di esserci arrivate. Si tratta di un grande risultato.

    Passando alla Nazionale, l'Italia sta crescendo. Cosa è cambiato con l'arrivo del nuovo ct Bertolini?
    Una serie di fattori hanno fatto la differenza nella crescita della Nazionale. Dallo staff tecnico al nuovo commissario tecnico Milena Bertolini, oltre alla voglia di rivincita da parte nostra dopo l'Europeo e all'obiettivo comune di conquistare la qualificazione ai Mondiali dopo 20 anni. C'era grande delusione perché sapevamo di essere forti, avevamo bisogno di ritrovare fiducia e autostima. Abbiamo vinto sei partite su sei del girone di qualificazione e anche al Torneo di Cipro abbiamo ottenuto grandi risultati rispetto all'anno scorso (la finale di quest'anno contro la Spagna, l'11esimo posto nel 2017 ndr)

    Stasera la sfida contro il Portogallo, con una vittoria si va al Mondiale.
    È una squadra che è cresciuta tantissimo e che non meritava di pareggiare contro il Belgio. Ha raccolto meno di quanto meritasse. Nella gara d'andata non è stato facile, anche per colpa di un virus che ha colpito buona parte della squadra, ma siamo riuscite ad andare oltre l'aspetto tecnico e conquistare la vittoria. Il Portogallo è una squadra molto simile a noi, ha qualità. Abbiamo una grande possibilità e non vogliamo lasciarcela scappare.

    A che punto è il movimento calcistico femminile in Italia?
    Sta crescendo, ora ne sono convinta. Finalmente vedo l'interesse reale a far crescere il movimento da parte di molte squadre. L'ingresso della Juventus è stato fondamentale, è un esempio per gli altri club, ora in molti hanno capito che il potenziale del calcio femminile è altissimo. I risultati danno credibilità al movimento, per questo spero che arrivi la qualificazione al Mondiale. Ce la meritiamo.

    La differenza tra le squadre italiane e le big europee è ancora molto grande
    C'è un grande gap probabilmente perché per tanti anni siamo stati fermi mentre il movimento negli altri Paesi è cresciuto. Ora noi abbiamo accelerato, ma stiamo ancora rincorrendo e siamo sempre dietro. Ci vuole tempo.

    Il Brescia potrebbe essere acquistato dal Milan
    Il presidente Cesari non ci ha comunicato nulla, so che ha parlato con delle aziende locali, la notizia sul Milan non mi è nuova, ma francamente non so dirti di più (la trattativa in realtà è chiusa, manca solo l'ufficialità ndr).  Sarebbe un peccato veder svanire una realtà così bella come il Brescia. Quest'anno abbiamo fatto tanto, abbiamo fatto appassionare molti tifosi. Se il Milan dovesse acquistare il club e il suo marchio, mi auguro che possano dare continuità a questo gruppo, mi riferisco alle giocatrici ma anche all'allenatore Piovani e allo staff tecnico. Insieme abbiamo fatto grandi cose. Io incedibile per il Milan? Questo non lo so, sarebbe un motivo d'orgoglio.

    Piovani è stata un'autentica rivelazione.
    Piovani veniva dal calcio maschile e non è assolutamente facile catapultarsi nella realtà femminile. Lui è entrato con umiltà e ha chiesto di farsi aiutare: secondo me queste sono state le sue armi vincenti. È bravo e ha grinta. Ci ha trasmesso la cultura del lavoro e la voglia di vincere.

    Ultima domanda: al momento chi è la giocatrice più forte del mondo?
    Mi piacciono molto Miedema (attaccante olandese dell'Arsenal ndr) e soprattutto Le Sommer (punta del Lione ndr): la ammiro da sempre perché ha tantissime qualità che vorrei avere.

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