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  • Giustizia sportiva, l'ultima farsa: Atalanta e Migliaccio deferiti per il carrarmato anche se non c'entrano nulla

    Giustizia sportiva, l'ultima farsa: Atalanta e Migliaccio deferiti per il carrarmato anche se non c'entrano nulla

    E' proprio vero: quando si tocca il fondo, c'è sempre qualcuno che comincia a scavare.

    Recita il lancio Ansa di oggi pomeriggio: "ll centrocampista dell'Atalanta, Giulio Migliaccio e la società bergamasca sono stati deferiti dal Procuratore federale Figc in seguito alla vicenda del carro armato del 14 luglio, in occasione della 'Festa della Dea' organizzata dai tifosi orobici. Al giocatore viene imputato il fatto di essere salito a bordo di un carro armato che poi ha schiacciato due auto dipinte coi colori della Roma e del Brescia, societa' tradizionalmente rivali dell'Atalanta. Club deferito per responsabilità oggettiva".

    Di quale responsabilità oggettiva vada cianciando Palazzi, lo sa soltanto lui. Siccome alla Festa della Dea, il procuratore federale non ha mai messo piede e non sa come siamo andate le cose, delle due l'una: o gliele hanno riferite male oppure farebbe bene a documentarsi meglio.

    Alla Festa della Dea, giunta alla dodicesima edizione, in località Orio al Serio (Bergamo), quest'anno hanno partecipato quasi 60 mila persone nell'arco di sei serate, durante le quali è stata tanto entusiastica quanto impressionante la presenza di famiglie, giovani e anziani, uomini, donne, ragazzi, ragazze e una valanga di bambini.

    A livello organizzativo, l''Atalanta non c'entra assolutamente nulla con questa autentica festa popolare che viene promossa dai tifosi della Curva Nord, grazie al contributo totalmente gratuito di 300 volontari: i dirigenti, l'allenatore e i giocatori dell'Atalanta vengono invitati e onorano l'invito molto volentieri. O la Figc, Palazzi e il suo Ufficio hanno qualcosa da ridire anche su questo?

    E lo sanno, Palazzi e il suo Ufficio, che sul palco è salito anche il parroco di Moglia (Mantova), uno dei paesi devastati dal sisma del 2012, al quale i Barbari Orobici hanno consegnato un assegno di 12 mila euro, ricavato della sottoscrizione indetta fra gli ultrà per ricostruire l'oratorio?  Che fa, Palazzi: deferisce anche il parroco per responsabilità oggettiva, visto che ha impartito la benedizione alle migliaia di tifosi presenti, recitando con loro anche l'Ave Maria?

     E, già che c'è, Palazzi deferisce pure i medici, i volontari e i bambini dell'Associazione Amici della Pediatria di Bergamo, ai quali, sempre i Barbari Orobici hanno donato 10 mila euro e altri 10 mila li ha consegnati seduta stante Antonio Percassi?

    Non si capisce a che titolo l'Atalanta debba rispondere di responsabilità oggettiva né, tantomeno, che cosa c'entri l'ignaro Migliaccio, invitato a salire sul carramato assieme a Stromberg e  assolutamente all'oscuro di quello che sarebbe accaduto lungo il percorso, anche perchè votato a tutelare la propria incolumità. 

    Piuttosto, già che c'è, Palazzi, perchè non ci spiega che cosa intenda fare il suo Ufficio a proposito dell'incivile, indecente, ributtante episodio di razzismo di cui è rimasto vittima il milanista Constant la scorsa settimana a Reggio Emilia, durante il Trofeo Tim? O vuol deferire anche i giocatore per avere sacrosantamente abbandonato il campo dopo gli ululati degli animali da stadio annidati sugli spalti?

    Sempre già che c'è, cosa intende fare Palazzi a proposito dei danneggiamenti, dei muri, delle scuole e delle chiese del quartiere romano di Testaccio imbrattati da gentiluomini travestiti da tifosi giallorossi, con scritte antisemite, antilaziali e insultanti la memoria di Vincenzo Paparelli? Come hanno documentato Il Messaggero e il sito romafaschifo.com, è accaduto la settimana scorsa, in occasione di quella che sarebbe dovuta essere la festa per il compleanno della Roma, società che, ovviamente, è stata vittima delle degenerazioni tifoidee.

    Ancora: come spiega Palazzi l'incredibile ritardo nel procedere ai deferimenti nel caso Genoa-Lazio?

    Sempre a proposito di Scommessopoli, che cosa ci dice Palazzi dei numerosi, troppi verdetti emessi dal Tnas che, in terzo grado ha demolito cancellato, ribaltato, spazzato via, gli impianti accusatori della Procura, sconfessando i pentiti e, in  alcuni casi, assolvendo clamorosamente tesserati condannati in primo grado a 3 anni e mezzo di squalifica? Ma questi pentiti sono credibili o no?

    Coraggio. Aspettiamo fiduciosi le risposte. 

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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