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  • Golden Foot 2014, ESCLUSIVA Hakan Sukur: 'Ero del Milan, poi scelsi l'Inter'

    Golden Foot 2014, ESCLUSIVA Hakan Sukur: 'Ero del Milan, poi scelsi l'Inter'

    • da Montecarlo, Emanuele Tramacere

    É stato, senza timori di smentita il piú grande attaccante della storia della Turchia. 112 presenze e 51 gol con la nazionale turca, é stato autore del gol più veloce della storia dei Mondiali. Nel mezzo 8 campionati turchi vinti una Coppa Uefa e 3 anni vissuti in Italia fra Inter, Parma e Torino. Per Hakan Sukur i numeri sono nella stotia e presente a Montecarlo per il Golden Foot Award 2014 si é concesso in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.com:

    Parma, Inter e Torino. So che porti l'Italia nel cuore, ma le tue esperienze nei club italiani non sono mai andati oltre un anno di attivitá. Cosa é successo?

    "Principalmente vanno valutati i singoli casi. Quando arrivai all'Inter fu per volontá di Lippi, che peró fu esonerato poco dopo. Il cambio in panchina non aiuta mai e per un attaccante come me era fondamentale la continuitá. C'erano 7 attaccanti in rosa e al primo errore finivi in panchina. Al Parma ho fatto meglio, ma anche li ero arrivato parlando con Sacchi che poi andó via. Ho avuto un po' di difficoltá di ambientazione, ma ho l'Italia nel cuore".

    Ma in realtà sei stato vicinissimo a vestire la maglia del Milan...
    "Si é vero ero anche andato a San Siro a vedere due partite del Milan, poi é arrivata l'Inter che mi ha voluto e mi ha portato a Milano".

    Era l'Inter di Moratti, una realtá che non c'é piú...

    "Moratti é una persona splendida, lo porteró sempre nel cuore. So del cambio di proprietá dell'Inter, ma Thohir non lo conosco perció non so come si potrá evolvere la situazione".

    Oltre a te tanti turchi sono arrivati in Italia, ma per tutti ci sono state difficoltá. É un problema culturale? Cosa dobbiamo aspettarci da Salih Ucan il nuovo acquisto della Roma?
    "Credo che per tutti i giocatori turchi arrivati in Italia, da Okan a Emre, cosí come Umit Davala ci siano stati problemi di ambientamento. C'era bisogno di piú tempo e pazienza per adattarsi ad una nuova cultura.  Ucan rispetto a noi ha un vantaggio: é molto giovane e per lui sará piú facile integrarsi. La Roma poi sta facendo bene e giocare al fianco di una leggends come Totti puó essergli d'aiuto".

    Nel tuo Galatasaray ora c'é Prandelli, ma anche una situazione societaria difficile. Cosa sta succedendo all'interno del club?

    "Questo é un anno complicato per la Turchia. Fenerbahce e Galatasaray stanno lottando per la 4a stella essendo entrambe a 19 scudetti vinti nella propria squadra. A Mancini si è chiesto tanto e a Prandelli ora si chiede lo stesso e la pressione é molto alta. L'ex ct dell'Italia é una brava persona e piace molto ai tifosi. Ha bisogno di tempo per poter lavorare in un ambiente societario non semplice. Io credo che alla fine fará bene, ma va lasciato lavorare serenamente".

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