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    Goodbye Mr. Terry: dopo scandali e 'scivoloni' la panchina dell'Aston Villa?

    Goodbye Mr. Terry: dopo scandali e 'scivoloni' la panchina dell'Aston Villa?

    • Andrea De Luca
    Una volta Carlo Ancelotti disse di lui che avrebbe potuto giocare fino a 40 anni, se avesse voluto. John Terry invece dice addio al calcio giocato a quasi 38, lasciandosi alle spalle una carriera fatta di tanti trofei vinti e di altrettanti momenti in chiaroscuro che ne hanno caratterizzato la storia personale.

    GLI SCANDALI - John Terry è figlio di Ted, che nel 2009 fu sorpreso nel bagno di un locale britannico a spacciare cocaina, e di Sue, che sempre in quell'anno fu arrestata insieme alla consuocera per aver rubato in un grande magazzino e in un supermercato della Tesco. Qualcosa di bacato, insomma, nei geni dell'ex capitano della nazionale inglese non avrebbe potuto non esserci. Personaggio controverso, "Mr. Chelsea", a tratti bipolare. Un leader in campo, capace di guidare la difesa del club nord-londinese a successi neanche immaginabili solo qualche anno prima. Un uomo d'eccessi fuori, con una vita privata costellata di situazioni controverse e spesso imbarazzanti. Fino alla scoperta della sua frequentazione con Vanessa Perroncel, la moglie di quel Wayne Bridge suo ex compagno di squadra e testimone di nozze. Due tradimenti in uno, alla faccia di ogni codice etico, alla faccia dell'idea di accontentarsi. Quello che voleva, Terry, se l'è preso sempre. O quasi.

    PIOGGIA BLUES - Tutti i tifosi di una squadra che ha disputato una finale di Champions League perdendola portano con sè un'immagine di quella disfatta. Terry seduto al centro dell'area di rigore dello stadio Luzhniki di Mosca dopo essere scivolato calciando il rigore decisivo, è l'incubo da cui ogni supporter del Chelsea spera ancora oggi di svegliarsi. E' la favola finita sul più bello, il sogno spezzato di vincere la prima Champions League della propria storia e di farlo, oltretutto, contro il Manchester United. I Blues si rifecero quattro anni più tardi, vincendo a Monaco a spese del Bayern. Ma in quell'occasione Terry non era in campo perchè squalificato. Una redenzione a metà, un incubo di quelli che non vanno via.

    FUTURO - Dopo una stagione da 32 presenze e un gol all'Aston Villa, culminata in una finale play-off persa contro il Fulham, Terry ha detto stop. Ora per lui in Inghilterra si parla di un futuro sulla panchina dei Villans, magari affiancato da un uomo d'esperienza (si fa strada il nome di Thierry Henry), con un ruolo da comprimario. Se riuscisse a mettere da parte il suo ingombrante personaggio, che rischia di far passare in secondo piano il suo incarico, avrebbe tanto da regalare alle nuove generazioni. E se poi l'ipotesi andasse in porto, a Birmingham sono tutti avvisati: tenere ben d'occhio le proprie donne, John is in town...

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