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  • Hellasmania: è serie B. Ora guardare al futuro

    Hellasmania: è serie B. Ora guardare al futuro

    E' fatta: la serie B ora è certa. Grazie alla vittoria del Carpi in casa dell'Empoli, la matematica condanna definitivamente l'Hellas in serie B. Sono 10 le lunghezze che separano la penultima in classifica, il Carpi appunto, mentre i punti a disposizione sono 9. E' finita una stagione travagliata, che ha distrutto tutte le buone aspettative già qualche giornata dopo l'inizio. E' finita nel modo in cui forse meglio non poteva finire. L'avversario era il Milan che, seppur in crisi, rimaneva uno scoglio quasi insommortabile, ma è stato proprio quel "quasi" a fare la differenza. E' stata una gara che ha riassunto tutta la stagione di questo Verona: grande con le grandi, piccola con le piccole, equazione che ha fatto la differenza. L'elogio dei tifosi giustamente ieri c'è stato perchè dopo la brutta uscita di Empoli era stato praticamente ordinato di salvare la faccia in queste ultime giornate. Il Milan era un'occasione d'oro ed è stata sfruttata memorabilmente dai giocatori. 

    Ciononostante però, la stagione è assolutamente da cancellare. Non si può dire da dimenticare, perchè gli errori devono servire per crescere. Durante questa annata ognuno ha fatto i suoi sbagli: la società non ha saputo gestire certi suoi dirigenti durante l'inverno mentre la scelta del cambio dell'allenatore è ancora aperta. Il mercato di gennaio è stato sotto le aspettative: non tanto per il numero di trattative, ma per la loro qualità e utilità. I giocatori inoltre hanno fatto il loro per portare a casa delle sconfitte evitabilissime. Prestazioni troppo altalenanti che nonostante l'avversario più che abbordabile, hanno caratterizzato una differenza tecnica e fisica troppo amplia. In serie A si sa: le partite sono molte e bisogna affrontare ogni gara come meglio si può, che sia contro una grande o una piccola. Non da ultimo poi l'allenatore, Gigi Delneri, per il quale dopo un periodo di "prova", si è potuto criticare qualche scelta tecnica e di formazione. Subentrato a Mandorlini per cercare di dare una svolta alla stagione, si è puntato su di esso per dare un cambiamento al gioco del Verona, con l'introduzione di un modulo diverso da quello del suo predecessore, ritenuto oramai troppo ripetitivo. 

    Lo sguardo al futuro ora è d'obbligo, con l'obbiettivo di ritrovare la massima serie immediatamente. Importantissimo sarà a questo punto il mercato estivo, durante il quale si dovrà avere una chiara programmazione che dia ordine sia in campo sia in società. Intanto ci sono state delle parole d'amore da due giocatori che risultano sicuramente importanti per una promozione repentina: Pazzini ha dichiarato di voler restare, alla luce anche del suo lungo contratto, e con lui anche Siligardi, il quale ha spiegato come sia legato troppo a questa maglia per abbandonarla proprio nel suo momento più difficile. Nel calcio però si sà, l'estate è lunga ed alle parole alla fine devono seguire i fatti e non sempre è così. Il nodo principale comunque resta quello di Delneri, che per ora resta decisamente in bilico. Se bisogna cambiare allenatore bisogna farlo prima di dare il via alle trattative per i giocatori perchè, come detto, bisogna formare un gruppo organizzato e per farlo ogni tassello deve essere al suo posto. 

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