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  • Hellasmania: praticamente in B, almeno salvare la faccia

    Hellasmania: praticamente in B, almeno salvare la faccia

    La stagione dell'Hellas Verona sembra aver oramai raggiunto il capolinea: un traguardo anticipato, in un'annata che nessuno forse si poteva aspettare, visto anche le grandi aspettative con cui il campionato si era aperto. Si parlava addirittura di Europa, di posti relativamente alti in classica, e di una squadra che poteva migliorare ciò che l'anno scorso aveva fatto. Tutto questo raso al suolo, eliminato già a Gennaio, quando la situazione era palesemente difficile e man mano fattasi sempre più critica. Il motto della prima parte di campionato era quello degli infortuni che, è vero, erano una costante che affliggeva il povero Mandorlini. Allenatore che poi, per ragioni dettate da una spinta di un tentativo di cambiamento, è stato messo da parte per far posto a Delneri, dal quale ci si aspettava qualcosa di diverso rispetto al suo predecessore. Così non è stato ma in questo ultimo periodo forse ci si è accorti di quale sia la vera matrice di questo fallimento. Una rosa con evidenti limiti tecnici e che, ancor più colpevolmente, non ha saputo dimostrare quella attenzione e quella grinta che solo alcuni veterani hanno saputo sempre dare (vedi Toni e Hallfredsson poi lasciato andare). La squadra ha fatto vedere tutto ciò solamente contro le grandi, come contro la Roma o la Fiorentina, l'Inter o il Milan, ed è proprio per questo che la rabbia dei tifosi si può ampliamente giustificare. Perchè non si è saputo affrontare le sfide decisive contro avversarsi dello stesso apparente livello come contro le grandi? Da cosa è dovuto questo? Tutte domande comunque che non avranno risposta. Ora il campionato è entrato nella sua fase finale, e a questo Verona non è rimasta quasi nessuna possibilità di rimonta. I tifosi sono sempre stati dalla parte della squadra e ci si aspetta che tutti i giocatori onorino la maglia fino alla fine, qualsiasi sia il loro futuro. L'Italia ha invidiato il tifo encomiabile di una città intera ed ora c'è bisogno che invidi una squadra che nonostante il suo destino, sappia lottare fino alla fine.

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