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    Ibrahimovic: 'Che mi piaccia il Milan non è un segreto. Torno? C'è interesse'

    Ibrahimovic: 'Che mi piaccia il Milan non è un segreto. Torno? C'è interesse'

    Intervistato da Vanity Fair, l'attaccante svedese Zlatan Ibrahimovic, ha ripercorso tante delle tappe della sua carriera per promuovere l'uscita del suo nuovo libro lasciando apertissima la porta per un suo ritorno al Milan.

    CARRIERA IN GIRO - "​Tanti giocatori hanno giocato solo per una squadra, io invece ho avuto la fortuna di girare e giocare nei migliori club del mondo e sono riuscito a fare bene ovunque".

    IL BARCELLONA - "Non andò benissimo? Io la vedo diversamente. I primi sei mesi è andata molto bene, e poi tutto è cambiato in peggio. Nel libro racconto bene: Guardiola aveva un problema con me solo che non voleva affrontarlo e io non riuscivo più a essere me stesso, con il suo atteggiamento è riuscito a farmi dubitare di me e delle mie capacità. Certo, poteva andare meglio in termini calcistici ma ho imparato molto. Imparare e crescere è un po’ il senso della vita". 

    IL MILAN - "Al Milan ci ho passato due anni molto belli e non avrei voluto andarmene ma, come racconto nel libro, mi hanno 'forzato' ad andare a Parigi. Abbiamo vinto, sono diventato capocannoniere, un ottimo club, un’atmosfera fantastica. E c’era la vecchia guardia. Giocatori incredibili con cui ho avuto la fortuna di giocare e vincere".


    IL GRANDE RITORNO - "Ritorno al Milan? C’è interesse. Però starei bene anche un altro anno qui a Los Angeles. Che il Milan mi piaccia non è un segreto. Al Milan mi hanno trattato bene: arrivavo da Barcellona dove avevo vissuto la tristezza e a Milano mi hanno restituito il sorriso. Volevo sdebitarmi. Milan sì o no? Non dico no e non dico nemmeno sì. Vedremo…".

    VINCERE IN ITALIA - "So cosa significa vincere in Italia. Vincere è tutto. Ci sono riuscito con i tre più grandi club d’Italia, la Juve, il Milan e l’Inter". 


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