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  • Il 2010 di Ulivieri: 'Prandelli perfetto. 'Oscar' a Barça, Eto'o e Spalletti'

    Il 2010 di Ulivieri: 'Prandelli perfetto. 'Oscar' a Barça, Eto'o e Spalletti'

    • Gianluca Minchiotti

    Ultimo appuntamento del 2010 con Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori: un'occasione buona per fare un bilancio dell'anno che si conclude per quanto riguarda il calcio italiano e quello internazionale. Ai microfoni di Calciomercato.com, Ulivieri parla della Nazionale e dello stato di salute del calcio italiano e poi assegna i suoi 'Oscar' al Barcellona di Guardiola, a Eto'o e a Spalletti

    Partiamo dalla Nazionale italiana, che ha vissuto un anno difficile, culminato con la disastrosa spedizione in Sudafrica.
    "E' stato un disastro e di disanime ne sono state fatte mille, per cercare le cause di quello che è successo. Il calcio italiano nel suo complesso ne è uscito male, anzi malissimo. Il nostro, comunque, è sempre un calcio che ha al suo attivo quattro Mondiali. Probabilmente è in un periodo di flessione, bisogna prenderne atto e ripartire, c'è poco da fare. Bisogna ripartire con politiche giuste, perchè non si tratta più solamente di amministrare. Oggi c'è bisogno anche di fare politica, politica sportiva, politica di calcio. Bisogna fare delle scelte. E' questo che richiede una situazione del genere, se siamo seri".

    Finita l'era Lippi, la Nazionale è stata affidata a Cesare Prandelli...

    "La federazione ha scelto l'allenatore giusto, Prandelli è abituato a lavorare sui giovani. C'è una programmazione, c'è una storia, c'è un lavoro che viene fatto in profondità. Mi sembra che lo stesso discorso venga fatto anche con le Nazionali giovanili e quindi mi sembra che siamo indirizzati bene".

    Ad agosto il nuovo ct aveva puntato sul trio Amauri-Balotelli-Cassano, ma due su tre, per motivi diversi, forse si sono già persi per strada...
    "Ma no, quei giocatori sono sempre lì... Ora è solo un momento, l'importante è aver scelto l'allenatore giusto per costruire il futuro".

    Per quanto riguarda le Nazionali, naturalmente è stato l'anno della Spagna, mentre a livello di club il 2010 è stato contrassegnato dall'Inter e dal Barcellona. Quale squadra ha preferito fra queste tre?

    "Al di là dei titoli vinti, il Barcellona è la squadra dell'anno. Non c'è gara. Basta vederli giocare, è un calcio del quale non ci si stufa mai".

    Il giocatore del 2010. Sul podio del Pallone d'Oro ci saranno Iniesta, Xavi e Messi (non si sa ancora in quale ordine): si è parlato tanto del mancato podio di Sneijder, ma perché non si parla di Eto'o, sempre decisivo nelle gare che contano?
    "Sì, è proprio una domanda da farsi, 'perché non Eto'o?'. Ma comunque stiamo parlando di Xavi, di Messi, quando si arriva a certi livelli...".

    Concludiamo con gli allenatori: Mourinho, Del Bosque o Guardiola?

    "Guardiola, senza dubbio".

    E i tecnici italiani: Allegri, Del Neri, Spalletti o Ancelotti?
    "Spalletti. E' anche il più maturo".


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