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  • Il capitano della Roma Vis Nova: 'Florenzi? Lo aspetto al Foro'

    Il capitano della Roma Vis Nova: 'Florenzi? Lo aspetto al Foro'

    • Valerio Nasetti

    Calcio e pallanuoto. Terra ed acqua. Due sport apparentemente agli antipodi, ma neanche troppo come vedremo. Ne ha dato testimonianza il giocatore della Roma Alessandro Florenzi che alla vigilia dell'inizio del campionato di A2 ha voluto inoltrare l'in bocca al lupo alla Roma Vis Nova, squadra pallanuotistica della capitale dai colori sociali giallorossi. Calciomercato.com è andata alla scoperta di questo mondo 'sommerso' intervistando Claudio Innocenzi, classe '89, centrovasca, capitano della Roma Vis Nova con due presenze nella nazionale maggiore.

    Ti ha sorpreso sapere di avere un tifoso speciale come Alessandro Florenzi?

    'E' stato stupendo. Simpatizzo e tifo da piccolo per la Roma, anche se non mi ritengo un tifoso doc perchè non frequento lo stadio: seguo la squadra dalla tv. Il gesto di Florenzi di darci l'in bocca al lupo è una notizia stupenda. La pallanuoto è un mondo piccolo e vedere un campione del calcio indossare la nostra calottina con il suo numero, il 24, è stata una bella sorpresa. Gli abbiamo anche donato un pallone con tutte le nostre firme. E' di sicuro un segnale di crescita e visibilità per tutto il movimento della pallanuoto. Da romanista poi per me è un piacere doppio. Lo stimo molto, a mio avviso rappresenta il calcio puro, divertente, la faccia pulita del giovane emergente. Ha una personalità incredibile, l'autorevolezza da leader e un ottimo senso della posizione in campo. So che è un appassionato del nostro sport e quindi lo aspettiamo un sabato alle ore 15 al Foro Italico per vedere una nostra partita compatibilmente con i suoi impegni. Noi debuttiamo in casa il 14 dicembre contro i Muri Antichi. Spero possa esserci e trascinarci con il suo tifo verso i tre punti'. 

    A proposito di tre punti: la Roma, nonostante sia imbattuta, è da oltre un mese che non li centra.

    'La Roma sta andando bene, ha sorpreso tutti. In particolare sono rimasto colpito dalla personalità di Rudi Garcia. Allenare in questa piazza è difficile, ma lui è riuscito a dare con il lavoro l'impronta giusta. Magari non arriverà subito lo scudetto, ma nel giro di due-tre anni sono convinto che la squadra otterrà i risultati concreti ambiti. Per quanto riguarda i quattro pareggi, a mio avviso non sono causa di una flessione particolare, è lo sport. Non si può vincere sempre, ma la squadra è solida e resterà nei primi posti della classifica fino al termine della stagione'.

    Molti tifosi sostengono come gli arbitri siano stati una componente importante di questa frenata. Nella pallanuoto, invece, il direttore di gara può incidere sul risultato?

    'Quest'anno sono state introdotte delle nuove regole. Se prima la direzione di gara era determinante ora lo è ancora di più. Perchè queste norme andranno a favorire l'interpretazione dell'arbitro, sopratutto per quanto riguarda la libertà di movimento del giocatore in acqua. Gli arbitri devono essere garanti della correttezza, auspico una collaborazione reciproca'.

    Quali affinità riesci a trovare tra questi due sport?
    'Io ho giocato fino a tredici anni nel Pigneto Calcio, una società dilettantistica di Roma. Ero un terzino. Poi mi sono trovato a compiere una scelta, ho preferito la pallanuoto e posso dire di aver fatto bene, perchè mi sto togliendo tante soddisfazioni. Di sicuro nella pallanuoto si fatica molto di più rispetto al calcio: già di per sè il muoversi in acqua, quindi in un contesto innaturale per l'uomo, porta via maggiori energie. Le affinità comunque sono sostanzialmente due: il fare gol e il concetto di squadra. L'aiutarsi, il coordinare i movimenti con i tuoi compagni, anche l'importanza e i compiti dell'allenatore sono simili'.

    Hai detto giocavi a calcio come terzino.  Quindi un ruolo diverso, azzardando un paragone, con quello che hai nella pallanuoto. 

    'Sì, tornando a Florenzi posso dire di avere in comune con lui il giocare in mezzo, anche se quest'anno è stato schierato più laterale. Comunque io centrovasca, lui a centrocampo. Però i compiti sono diversi. Io sono un playmaker, imposto le azioni offensive, quindi putroppo non posso dire di essere come lui,  diciamo concludendo con una battuta che somiglio più a Pirlo...'.


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