Zlatan Ibrahimovic in Italia per vestire la maglia della Juventus è molto più di un'ipotesi. E' un affare complicato, per il costo del cartellino e l'ingaggio dello svedese, ma tutt'altro che fantasioso. Perchè Zlatan a Parigi, al di là dello stipendio, non è a suo agio. Non si sente coccolato, apprezzato, si è stufato delle critiche e non ha perso l'occasione per farlo notare al tv francese dopo il match vinto nel weekend contro il Nancy, guarda a caso con una sua doppietta (24 centri in 25 partite di Ligue 1). Le voci insistenti sull'interesse del PSG per Ronaldo, Rooney, Bale e Mourinho l'hanno infastidito a tal punto da chiedere a Raiola una nuova via di fuga. Vuole un club che ruoti intorno a lui, preferibilmente in Italia, dove vuole mettere le radici una volta terminata la carriera.

A Milano non si può tornare, per evidenti motivi di bilancio di Inter e Milan, a Torino sì. Ma serve uno sforzo, del diretto interessato che deve abbassarsi l'ingaggio, e di Agnelli, che inevitabilmente deve sacrificare qualche pedina importante, Vidal su tutti. I numeri, intesi come gol segnati, sono dalla parte di Ibra: 63 gol nelle ultime 78 partite, numeri da bomber, quel bomber che la Juve cerca disperatamente da tre anni.

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