Il giorno di pendolino Cafu e della Kournikova, ossessione di Ronaldo
GODFRED DONSAH, 1995, centrocampista ghanese del Bologna, in prestito, con obbligo di riscatto, dal Cagliari.
"Papà è partito nel 2007 con una barca, non un barcone. Da clandestino. Erano 30, noi in famiglia avevamo paura. L’Italia era un miraggio, l’idea di un lavoro, lui voleva far studiare le mie sorelle. Era stufo di lavorare nelle piantagioni di cacao, dove ancora lavora mamma e dove ho lavorato pure io. Credetemi, è tosta. Si sta ore sotto il sole, e il cacao deve crescere bene. Ma vi assicuro che il nostro è migliore di quello che si compra qui. Devo tanto anche ad Acquah. È il mio più caro amico. A Palermo mi aiutava, mi dava qualche soldo e mi ha regalato le prime scarpe. Ero abituato a giocare scalzo. Da noi le scarpe le hanno in pochi. Diciamo che quando si gioca e si è in 22, al massimo le hanno in 4. Acquah mi è stato tanto vicino". “Mandorlini mi ha fatto debuttare in A e mi diceva che dovevo lavorare di più. La voglia non mi è mai mancata. Io so che devo mangiare, che deve mangiare la famiglia e devo sistemarli tutti". "Se mi tirano le banane in campo, non me ne importa niente, non ho certo paura: qua a casa mia le banane sono buonissime, è così che sono cresciuto io!"
Il Bologna ha girato un documentario di 20 minuti “Godfred” sulla sua storia
Marcos Evangelista de Moraes detto CAFU,1970, soprannominato Pendolino, ex terzino destro, centrocampista e attaccante brasiliano. Dal 1997 al 2003 alla Roma, , dal 2003 al 2008 al Milan. Campione del mondo nel 1994 e nel 2002. Scudetto coi giallorossi nel 2001 e coi rossoneri nel 2004. Unico giocatore della storia del calcio a giocare tre finali Mondiali consecutive: USA, Francia e Corea. In Brasile ha creato la Fondazione Cafu, un centro per lo sport e le attività culturali con lo scopo di provare a togliere i ragazzi dalla strada, aiutandoli a trovare un lavoro e a non finire su cattive vie. Ci sono circa trecentocinquanta iscritti, ai giovani viene data un’opportunità di crescita guidata, quella che Cafu non ha avuto. Da antologia il suo “sombrero” a Nedved: “Il sombrero a Nedved? Ci penso ancora, lui è stato un grande calciatore ma in quel momento non poteva fare nulla”. “Oggi devo parlare di un giocatore molto speciale. Se c’è un uomo che ha fatto sacrifici e dato tutto sé stesso per essere qui, per la squadra, questo è Cafu. Si è dimostrato comandante sul campo, è stato un uomo esemplare, simbolo di umiltà e dedizione”.(Luiz Scolari, CT del Brasile)“Voglio divertirmi, il calcio è vincere ma anche divertirsi. Ricordo prima della finale del 2002: ridevo e scherzavo con i miei compagni di squadra in maniera insolita per approcciare una finale. Mi sentivo bene, ero felice. E quando scendemmo in campo giocammo, ci divertimmo, e vincemmo”.
ABDOU DOUMBIA, 1990, ala francese del Lecce.
ROBERTO MAURANTONIO, 1981, portiere dell'Akragas. Fa parte degli Atleti di Cristo.
GIUSEPPE COSMA, ex ala sinistra di Padova, Verona, Varese, Pisa (159 partite), Fiorentina, Vicenza. In serie A col Pisa fece anche un gol a Zoff.
FABIO VIGNAROLI, 1975, ex attaccante di Como, Monza, Salernitana, Modena, Parma, Bologna, Bari, Lazio, Panthrakikos (Grecia) Newcastle Jets (Australia) Monza, Savona, Mosta (Malta) Balzan Youths (Malta) “Se non sbaglio prima di me in Australia c’erano andati solo Nicola Berti e Jardel. Mi sono trovato benissimo, professionalmente e poi c’erano poche pressioni, il livello della vita era molto alto, per il lavoro di calciatori eravamo dei privilegiati; poi mi son rotto tibia e crociato, avrei dovuto rinnovare per tre anni, ma con un infortunio brutto, già ero anziano allora, quindi fui costretto a smettere quell’esperienza”.
DANNY SZETELA, 1987, Centrocampista statunitense del NY Cosmos,, al Brescia da gennaio 2008 a giugno 2009 Nel 2012 è stato arrestato insieme ai due fratelli Gregory (28 anni) e Derrick (30) per una rissa alla Johnnies Tavern di Boonton, nel New Jersey, con i proprietari del locale. Rilasciati su cauzione,
MICHELE PARIS 1995, terzino destro dell'Albinoleffe
Il compleanno “intruso” di oggi è quello di
ANNA KOURNIKOVA, 1981. tennista russa. Era una vera e propria ossessione per Ronaldo. Nel 1999 lui si trovava a Roma per un posticipo, fece il diavolo a quattro e riuscì ad avere un contatto con Anna che si trovava all'hotel Cavalieri Hilton per l'Open d'Italia. Poi addirittura il Fenomeno affittò un aereo privato per un blitz a Mosca, ufficialmente per un concerto rock e in realtà perché sperava almeno in una cena romantica con lei. Che però gli si è sempre negata. Ha invece da tempo una storia con Enrique Iglesias, figlio di Julio, da giovane portiere del Real Madrid.
