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  • Il Milan come l'Italia: taglio agli 'sprechi'

    Il Milan come l'Italia: taglio agli 'sprechi'

    Neanche il ministro Tremonti e il suo collega Brunetta riuscirebbero ad applicare la legge dell'austerity al mondo Milan. Galliani sta facendo i salti mortali, per evitare spese inutili e contenere i cosi, ma non è cosa semplice. Il diktat di Berlusconi ai dirigenti rossoneri è chiaro: io non voglio più aprire il portafoglio, arrangiatevi. Il problema è che anche a Tremonti e Brunetta, perseguendo la linea dei tagli e dei risparmi, avrebbero problemi nel Milan di oggi ci sono diversi giocatori considerati "improduttivi", ma ancora sotto contratto fino al 2011. Ciò significa che se non vengono ceduti, il costo del loro ingaggio va a gravare sul prossimo bilancio societario: al momento, pur con una riduzione da 170 a 150 milioni complessivi per gli stipendi, il Milan è in rosso di 50 milioni di euro.
    Ci sono almeno tre giocatori che non rientrano nei piani della società: Jankulovski, Oddo e Kaladze., tutti con contratti fino al 2011. Venderli è impensabile perchè non hanno mercato. E non serve nemmeno regalare loro il cartellino in modo che si cerchino una squadra dove giocare la prossima stagione: non accettano perchè sanno che non potrebbero "strappare" un ingaggio più alto, o per lo meno simile a quello che hanno al Milan. Questi tre giocatori costano alla società quasi 16 milioni di euro (è la somma dei loro ingaggi lordi). Ovvio che, senza l'uscita di almeno due di loro, il Milan non possa pensare agli acquisti.
    Nel giugno 2011 il Milan si ritroverà con 11 giocatori in scadenza: Jankulovski, Oddo, Kaladze, Pirlo, Seedorf, Ambrosini, Zambrotta, Ronaldinho, Abbiati, Nesta e Inzaghi. Un'intera squadra. Galliani e i suoi collaboratori, in quest'anno, dovranno valutare con molta attenzione tutte le situazioni per ringiovanire e potenziare un gruppo che, al momento, è inferiore a quelli dei migliori club in Europa.

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