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  • Il mondo di Viviano: 'Vi racconto i miei tatuaggi, con Giampaolo la Sampdoria fa bingo'

    Il mondo di Viviano: 'Vi racconto i miei tatuaggi, con Giampaolo la Sampdoria fa bingo'

    • Lorenzo Montaldo
    Sampdoria-Fiorentina è la partita che Emiliano Viviano aspetta da tutta la stagione. Anche perchè il portierone doriano non ha mai fatto mistero di quelli che sono i suoi due grandi amori. Il portierone ha il cuore che batte in viola, per retaggio familiare, e in blucerchiato grazie al legame con la città che lo ha accolto, rivitalizzato e rilanciato.

    I due affetti di Viviano sono anche incisi sulla sua pelle, in due tatuaggi simbolici sul braccio che esplicano tutto l'affetto dell'estremo difensore doriano nei confronti di Firenze e Genova. Su di lui potrete ammirare la Lanterna, e il Ponte Vecchio: "Amo i tatuaggi e sul braccio destro ho deciso di celebrare le tappe più importanti della mia vita. Quindi la Lanterna di Genova che amo e la mia città Firenze che non smetterò mai di amare" racconta proprio Viviano a Il Secolo XIX. "Ho pronto un terzo tatuaggio su Brescia che è la città dove sono nati i miei figli, dove ho conosciuto mia moglie Manuela, e nella cui squadra ho giocato tanto e lasciato tanti amici. In casa mia se non tifavi Viola non ci potevi stare. Però mia mamma Carla tifa per me quando gioco contro la Viola".

    Da bambino, Viviano racconta di essere finito in porta quasi 'per caso'. Ad oggi del suo passato resta la sua capacità di calciare molto bene. Si racconta che in allenamento abbia anche un gran tiro: "Dico solo che Quagliarella, che in fatto di tiro è un top, quando sente il mio sibilo dice 'questo è di Emiliano' perchè riconosce un missile" racconta ridendo il numero 2 blucerchiato. Che poi si apre quando c'è da parlare del rinnovo del tecnico Giampaolo: "La società fa bingo. E' un tecnico che ha una cura maniacale del lavoro e si pone con noi in modo onesto, dice le cose in faccia. Un carattere taciturno ma molto coerente, pulito. Quando un allenatore è così, va tutto meglio perchè non ci sono mai equivoci in spogliatoio. I giovani? Tutti forti, lo vedete. Quello che mi colpisce dei ragazzi che arrivano dall'Europa dell'Est è l'attitudine al lavoro: pedalano e non si lamentano mai. La società è stata grande a trovarli, a buon prezzo, e Giampaolo è l'ideale per farli crescere. Se ne devo indicare uno dico Skriniar che per me portiere è fondamentale. Anche l'anno scorso dicevo che era fortissimo e quest'anno lo sta confermando. Lavorare sulla difesa con Giampaolo non è facile ma è un lavoro che paga. E poi vicino ha Silvestre... Matias è un difensore vero - conclude Viviano - e a mio parare ha fatto una carriera inferiore al suo valore".  

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