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  • IL PAGELLONE: che show, Bacca da 9. De Boer fa l'italiano: 2. Keita merita 0

    IL PAGELLONE: che show, Bacca da 9. De Boer fa l'italiano: 2. Keita merita 0

    • Stefano Agresti
    Prima giornata di serie A, ecco i nostri voti: da 10 a 0.

    10 LE EMOZIONI Piovono subito 32 gol, in media più di tre a partita; nessuno zero a zero, incontri in bilico fino all’ultimo con clamorose rimonte realizzate (Genoa, Napoli) o solo sfiorate (Torino, Atalanta). Certo, abbiamo visto anche molti errori difensivi, ma di emozioni ne abbiamo vissute tantissime: avanti così.

    9 BACCA Il Milan lo ha ceduto al West Ham, lui ha preferito rimanere in rossonero. E gli è bastata una partita per diventare un eroe: tre gol, capocannoniere e - diremmo - incedibile. A volte sono sufficienti novanta minuti per ribaltare un’estate di chiacchiere e progetti.

    8 HIGUAIN A lui di minuti ne sono bastati nove (scarsi): è entrato e ha dato la vittoria alla Juve in una partita che si era complicata d'improvviso. Sarà anche grassottello, costa certamente una montagna di soldi, ma quanto segna!

    7 INZAGHI Più forte di tutto, anche di Lotito che gli ha affidato la Lazio solo perché Bielsa alla fine ha disertato e per di più gli ha consegnato una squadra zoppa (senza sostituto di Candreva, ad esempio) e piena di casi spinosi (Keita, Felipe Anderson, Marchetti-Berisha…). Bravo.

    6 DZEKO Non è nemmeno parente dello sciagurato Edin di un anno fa: lotta, fa reparto, gioca per i compagni, addirittura segna. Abbiamo rivisto il campione che conoscevamo, ora aspettiamo conferme: anche nella scorsa stagione, alla seconda giornata, aveva realizzato una bellissima rete alla Juve.

    5 I DEBUTTANTI Cinque allenatori debuttanti in serie A, solo uno ha vinto: Juric (che però affrontava un altro esordiente). Per il resto tre sono stati sconfitti (de Boer, Martusciello e appunto Rastelli) e uno è partito con un bel pari (Oddo). L’esperienza serve, già.

    4  LA SINDROME NAPOLI Prima la conferenza stampa a inviti, poi il silenzio stampa post-partita annunciato quando l’incontro di Pescara non era ancora cominciato. Sindrome da accerchiamento? Chamiamola sindrome Napoli. O forse, meglio ancora, sindrome De Laurentiis: ma con chi ce l’ha? E perché?

    3 LO STADIO OLIMPICO Per i tifosi di Roma, andare allo stadio è diventata un'impresa: oltre a prefiltraggi, filtraggi, biglietti nominativi e tornelli, oltre all’esclusivo rilievo dei caratteri biometrici, ora devono anche parcheggiare in appositi spazi lontani, molto lontani dall’impianto. Qualche chilometro, addirittura. E ovviamente di navette non se ne parla. Ormai l’Olimpico è uno stadio per maratoneti, più che per tifosi.

    2 DE BOER Non ha solo perso, ha fatto anche molto altro. Ha escluso incomprensibilmente Perisic, ad esempio, e ha snaturato la squadra schierandola con la difesa a tre. Ancora più grave, però, la giustificazione di questa scelta: "Perché loro avevano due punte”. L’Inter si adatta al Chievo, insomma: ma non erano gli allenatori italiani che si comportavano così (e in Olanda li prendevano in giro)?

    1 L’ARBITRO ROCCHI Quando gli arbitri migliori, o presunti tali, vengono impiegati come addizionali, vogliono essere protagonisti ritenendo di rigore l’area troppo piccola per loro. E combinano sempre disastri. A Pescara, ad esempio, il fiorentino ha segnalato un fallo inesistente di Albiol e ha indotto il collega Giacomelli a togliere un rigore al Napoli.

    0 KEITA I modi di Lotito non ci piacciono quasi mai, ma questo ragazzino ha atteggiamenti inaccettabili. Lui - così come Diawara - è evidentemente ispirato da gente che non sa cosa sia il rispetto per un contratto, una tifoseria, una professione. Se fossimo un qualsiasi club, ci penseremmo mille volte prima di investire su un calciatore che si comporta così.

    @steagresti
     

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