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  • La Triestina può diventare 'satellite' del Palermo

    La Triestina può diventare 'satellite' del Palermo

    • Daniele Valenti

    Maurizio Zamparini è seriamente interessato all'acquisto della Triestina, le cui ceneri adesso sono disperse nei mari dell'Eccellenza dopo il fallimento estivo. 'Trieste è a 30 km da casa mia, è un'occasione concreta - ha ammesso l'imprenditore friulano al Giornale di Sicilia -. Fra un paio d'anni ci potrebbe essere una rivoluzione nel calcio italiano. I nostri giovani potrebbero giocare nelle formazioni B e magari, la domenica dopo, tornare utili in prima squadra, come succede nella Liga'.

    Qual è la rivoluzione a cui accenna, anzi che si augura Zamparini? Un modello simile a quello della Spagna, dove i club più importanti hanno una squadra B e in alcuni casi anche una formazione C (ad esempio il Real Madrid) distribuite nelle serie minori. Innumerevoli i vantaggi, primo dei quali consentire il ping-pong tra una partita e l'altra, tra la formazione 'figlia' e quella madre, di domenica in domenica. In Spagna è consuetudine e i giovani crescono bene. In Italia, al momento, è una chimera per l'ostracismo di Mario Macalli, presidente della Lega Pro. I suoi interessi, manco a dirlo, sono economici: incubare i giocatori delle grandi società non porta chissà quali profitti; un'eventuale Lega Pro unificata (il suo obiettivo), invece, sarebbe più attraente per le televisioni.

    'A mio avviso, i campionati Primavera servono a poco. Una seconda squadra in Lega Pro, invece, potrebbe essere una soluzione per permettere ai giovani di giocare in tornei veri e di formarsi', ha spiegato Giorgio Perinetti a Radio Radio Palermo. Allo stato dell'arte, però, purtroppo non si può. 'Vi faccio anche notare - ha aggiunto il direttore generale rosanero - che tutti i ragazzi che mandiamo a giocare in Lega Pro o all'estero continuiamo a pagarli noi senza nessuna garanzia d'impiego. Sarebbe meglio, quindi, avere un'altra società con un nostro staff per seguirli meglio e gettare i presupposti perché ritornino cresciuti alla base. È un punto basilare, un po' come la costruzione degli stadi, non soltanto per il Palermo ma per il calcio italiano in generale'. E la panacea per il male di tanti talenti bruciati, per il Palermo, potrebbe effettivamente chiamarsi Triestina.

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