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  • Il sacrificio di Marcos Alonso non era necessario: il bilancio della Fiorentina smentisce Corvino

    Il sacrificio di Marcos Alonso non era necessario: il bilancio della Fiorentina smentisce Corvino

    Ecco cosa avrebbe voluto dire oggi Donato Mongatti, giornalista de Il Sito di Firenze che non ha potuto porre la propria domanda a Pantaleo Corvino, direttore generale dell'area tecnica della Fiorentina, sul mercato della Viola appena concluso: 

    Corvino risponde alla seguente domanda fatta dal giornalista Marioi Tenerani: “Come mai la Fiorentina ha chiuso il mercato con un significativo attivo di circa 18-20 milioni. Come ballano questi 20 milioni? Il Fair Play finanziario è stata la gabbia per la Fiorentina? Si è deciso di conservare una cifra?”.

    “Questo è un problema di attualità del calcio – ha risposto Corvino – questa società nelle ultime due stagioni ha avuto una gravissima perdita finanziaria di 40 milioni di euro. Questa cifra di 40 milioni di euro può essere snellita sommandola ai due precedenti esercizi (chiusi in attivo, ndr) che genera un risultato. Questa cifra portava la Fiorentina ad essere fuori dal Fair Play Finanziario. Noi in questo mercato per poter rientrare nelle condizioni del Fair Play ed evitare sanzioni, per mantenere la rosa competitiva, trovare delle alternative funzionali ed eliminare la zavorra (cedere tante seconde e terze linee, ndr), per rientrare nel Fair Play finanziario ci siamo sforzati in questi due mesi di fare questo. Vi chiediamo di giudicarci per questi obiettivi che dovevamo raggiungere”. “C'è stato anche il sacrificio della nostra proprietà – ha aggiunto Corvino -  che ha saputo dire di no a tanti milioni di euro per tanti calciatori, pur di mantenere la rosa competitiva. Siamo stati coerenti e la coerenza è una cosa che ci appartiene. Non la perderei mai nei confronti di voi (la stampa, ndr) e i nostri tifosi”.

    Questa la replica che avrebbe voluto esprimere Mongatti: "Nella mia domanda, dato che ho il PDF del bilancio della Fiorentina salvato sul computer che avevo in sala stampa avrei mostrato quello che riporta il bilancio chiuso il 31 dicembre 2015 che, a proposito del Fair Play finanziario recita testualmente: “Per quanto riguarda i dati finanziari di ACF Fiorentina, per le prossime stagioni, la società dovrà presentare bilanci, riclassificati in base ai parametri del Fair Play Finanziario, che presentino valori positivi in modo da non dover incorrere in richiami o sanzioni da parte della Uefa. Come evidenziato dal prospetto sotto riportato, l’ammissione alle competizioni europee per la stagione 16/17 è garantita qualora il valore massimo della perdita consentita negli esercizi considerati (ultimo triennio relativo agli anni 2013, 2014 e 2015), purché coperta mediante apporto di capitali, sarà al massimo di euro 30 milioni. La società potrebbe considerare nel conteggio anche i risultati degli esercizi precedenti, di conseguenza anche il risultato positivo conseguito dalla Società nell’esercizio 2012 pari a 10,1 milioni di euro. Conseguentemente il risultato complessivo dei quattro anni considerati, porterebbe ad un dato aggregato totale negativo di 28 milioni di euro, quindi all’interno dei parametri stabiliti dalle norme del fair play finanziario (limite massimo 30 milioni). Risulta evidente comunque che per gli esercizi successivi, in particolare per l’ammissione alle competizioni europee dalla stagione 17/18, sarà necessario continuare a ricercare l’equilibrio economico-finanziario in quanto il risultato cumulato degli esercizi considerati (-28 milioni di euro) è molto vicino al parametro soglia dei 30milioni di euro, previsto dalla normativa di riferimento”. 

    Continua, sempre Mongatti: "Quello che avrei voluto evidenziare, dopo aver letto quel che ACF ha scritto sul bilancio, è come il quadro dipinto da Corvino in sala stampa fosse decisamente più drammatico di quanto certifica il bilancio depositato alla camera di commercio. Semplicemente questo. Poiché, vista la situazione pregressa, non è necessario chiudere i futuri esercizi con attivi clamorosi, bensì è sufficiente l'equilibrio".

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