Calciomercato.com

  • Inter attenta, il Milan sogna la rimonta in classifica: come l'anno scorso VIDEO

    Inter attenta, il Milan sogna la rimonta in classifica: come l'anno scorso VIDEO

    • Giovanni Daloiso
    Il capitombolo di sabato sera, non del tutto inaspettato, dell'Inter contro il Genoa ha confermato lo stato di crisi che si protrae all'ombra della Pinetina da un bimestre a questa parte. Una crisi di gioco, di risultati, di armonia collettiva che sembra aver coinvolto tutti, dal campo alla panchina (società compresa), con un concorso di colpe generale. Una crisi mascherata dalla vittoria di settimana scorsa contro il Bologna, ossigeno per la classifica, significante un insperato terzo posto (complici i contemporanei periodi tutt'altro che rosei delle dirimpettaie romane). Va detto però che al netto dei tre punti conquistati in quell'occasione - in superiorità numerica, peraltro - non si è assistito al minimo mutamento di quell'esasperante leitmotiv che a partire dalla risicata vittoria ai rigori nella sfida contro il Pordenone in Coppa Italia caratterizza il gioco nerazzurro. Una fragorosa frenata da cui è scaturito il testacoda in campionato, sette giorni dopo una delle più belle gare disputate dai nerazzurri in questa stagione, nel fortino della Juventus campione d'Italia, uscendone imbattuti e da primi in classifica. Due mesi dopo, chi è dietro non sta certo a guardare, una squadra in particolare

    COME L'ANNO SCORSO - Riavvolgiamo il nastro esaminando con precisione cosa accadeva un anno fa di questi tempi: la 25esima giornata dello scorso campionato vedeva l'Inter sbancare Bologna con una rete dell'ormai "leggendario", per non dire altro, Gabigol. La squadra, allenata da Stefano Pioli, era reduce da un periodo fortunato (7 vittorie di fila) che le aveva permesso di scrollarsi di dosso le scorie della sfortunata parentesi de Boer, e sembrava poter lottare per il terzo posto valido per i preliminari di Champions League, nonostante i sei punti di distanza da un balbettante Napoli. Sembrava, appunto: di lì a qualche settimana, dopo la vendemmiata (7-1) contro l'Atalanta, sarebbe iniziato un crollo verticale non troppo diverso, per caratteristiche ed effetti, da quello cui si sta assistendo di questi tempi. Una precipitazione culminata nel derby "praticamente già vinto" e pareggiato 2-2 dal Milan a tempo già scaduto. Un risultato che ha dato il via a quella che qualche settimane prima sembrava una chimera per i rossoneri: la qualificazione in Europa League, a scapito proprio dell'Inter, sorpassata nella volata finale.

    L'ALTRA META' DI MILANO - Se la sponda nerazzurra del Naviglio è un autentico muro del pianto, quella rossonera deve arginare la ritrovata energia di un fiume in piena. Qualche mese fa gli stati d'animo erano diametralmente opposti. Con l'arrivo di Gattuso, il Milan ha lentamente acquistato un'inedita verve che sta giustificando gli ingenti investimenti promossi la scorsa estate dal team Fassone-Mirabelli. Quei giocatori inizialmente irriconoscibili, caricati di notevoli aspettative, stanno pian piano smentendo ogni detrattore avvicinandosi giornata dopo giornata alla posizione di classifica ideale: cosa che all'Inter non era riuscita, nonostante la notevole campagna acquisti effettuata nell'estate 2016, la prima della gestione Suning (con il Milan di Berlusconi al passo d'addio a digiuno sul mercato), ricordi non poco quella effettuata dai rossoneri (anch'essi finiti in mani cinesi) un anno dopo. Il danno dello scorso campionato si è trasformato in una beffa anche per questo. Fatto sta che l'Inter ha nuovamente il Milan alle calcagna: 24 ore dopo lo scivolone contro il Genoa, i rossoneri ne hanno prontamente approfittato, piegando la resistenza della Sampdoria e portandosi a -7, con il derby di ritorno da disputare tra due settimane. Nessuno si azzardi a credere che si tratta di un divario incolmabile: conoscendo le picchiate dell'Inter nel girone di ritorno in epoca recente, è lecito aspettarsi di tutto
     

    Altre Notizie