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  • Inter, Sacchi non ha torto su Madrid: Inzaghi studia la nuova Champions

    Inter, Sacchi non ha torto su Madrid: Inzaghi studia la nuova Champions

    • Cristian Giudici
    La perfezione non esiste. Anche in una stagione da incorniciare come questa, che ha portato all'Inter lo scudetto della seconda stella, ci sono dei rimpianti. Il più grande è senz'altro quello legato alla Champions League. Una competizione di livello altissimo, che i nerazzurri erano però riusciti a "domare" già l'anno scorso, arrivando in finale. Un obiettivo alla portata di capitan Lautaro e compagni pure quest'anno, anche grazie a un sorteggio ancora favorevole. 

    STRADA IN DISCESA - Nella passata stagione l'urna di Nyon aveva messo Porto, Benfica e Milan sulla strada dell'Inter, passata come seconda nella fase a gironi dietro al Bayern Monaco ma davanti al Barcellona. Promossa a testa di serie, la squadra di Simone Inzaghi non è riuscita a vincere il proprio girone, qualificandosi dietro alla Real Sociedad. 

    MALEDETTA MADRID - Poco male, perché poi i baschi hanno pescato il PSG e invece l'Inter l'Atletico Madrid. Sconfitto 1-0 all'andata a San Siro con gol di Arnautovic e colpito anche al ritorno in Spagna, dove Dimarco ha finalizzato una gran bella azione corale. Avanti di due reti nel doppio confronto, l'Inter è crollata sul più bello. Griezmann due minuti dopo il vantaggio e Depay a tre minuti dal novantesimo hanno ribaltato il risultato, portando la sfida prima ai tempi supplementari e poi ai calci di rigore. Gli errori dal dischetto di Sanchez, Klaassen e Lautaro hanno sancito un'eliminazione che grida ancora vendetta. 

    STAVOLTA SACCHI... - La squadra ha pagato un po' la stanchezza, un po' la paura di vincere. Una volta tanto, almeno in questa occasione, non sono campate per aria le critiche di Arrigo Sacchi nei confronti di Simone Inzaghi, che ha terminato la partita con in campo 5 difensori di ruolo: Pavard, Bisseck, de Vrij, Acerbi e Darmian. Una mossa che, col senno di poi, non si è rivelata azzeccata. La crescita di un allenatore sta anche nel riconoscere i propri errori e farne tesoro per evitare di ripeterli in futuro. 

    FINALE ALLA PORTATA - I rimpianti aumentano dopo l'eliminazione dell'Atletico Madrid contro il Borussia Dortmund, che sfiderà il PSG sognando la finale. I tedeschi almeno sulla carta sono alla portata dell'Inter, più squadra dei francesi nonostante Luis Enrique possa contare su un fuoriclasse di un'altra categoria come Mbappé. 

    LA NUOVA CHAMPIONS - Ciò non toglie la crescita, anche a livello internazionale, di un gruppo che vuole continuare a vincere in Italia e a stupire in Europa. Dove è già diventato un modello da studiare sotto l'aspetto del gioco: tutti apprezzano la squadra di Inzaghi
    , pronto, a differenza di quanto fatto in questa stagione, a schierare i "titolarissimi" già nelle 8 gare (4 in casa e 4 in trasferta contro avversari sempre diversi, 2 per ognuna delle 4 fasce) della fase a gironi della nuova Champions League. L'Inter sarà testa di serie con l'obiettivo di arrivare tra le prime 8 (su 36) per qualificarsi direttamente agli ottavi di finale, senza passare dagli spareggi (dal 9° al 24° posto). Possibilmente con delle riserve all'altezza anche in attacco. Anche perché poi ci sarà pure il neonato Mondiale per club, ma questa è un'altra storia. Ora è giusto festeggiare e godersi lo scudetto della seconda stella. 
     

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    BigDrive
    BigDrive

    Si all'infuori che Sacchi parlava di 6 difensori (presumiamo includa il portiere) per il resto di...

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