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  • Inter-Juve, sfida a colpi di mercato: la Serie A si riscopre milionaria

    Inter-Juve, sfida a colpi di mercato: la Serie A si riscopre milionaria

    • Luca Borioni
    Il confronto tra le grandi del nostro campionato sembra destinato a spostarsi dall’ambito dei risultati sportivi a quello della potenza di fuoco economica. Questo almeno è lo scenario che si prefigura dopo un’estate anomala di sensazionali colpi di mercato che ha visto in generale le cifre degli affari dilatarsi fino a livelli mai visti, almeno in Italia. Prima, in particolare, abbiamo assistito alla sorprendente mossa Higuain, con la Juventus capace di pagare l’intera clausola rescissoria da oltre 90 milioni fissata per liberare l’argentino dal contratto con il Napoli. Un’azione che era stata anticipata già con Pjanic, oltre 30 milioni per la clausola fissata dalla Roma. Un’altra eventualità che mai in precedenza sarebbe stata presa in considerazione dai club italiani, specie dalla Juventus, sempre attenta agli equilibri di bilancio.

    Poi sono arrivate le risposte dell’Inter. Due in particolare: Joao Mario e Gabigol, 45 milioni il primo e oltre 27 il secondo. Nell’insieme e in un sol colpo, contando anche i bonus, qualcosa come più di 72 milioni per aumentare il livello tecnico della squadra nerazzurra. Era dai tempi del miglior Moratti che non si registravano investimenti tanto generosi.

    E le altre? Il Milan potrebbe entrare in scena a gennaio, quando la nuova proprietà cinese sarà operativa e proseguirà l’opera di allestimento di una squadra da primi posti, già avviata con la conferma dei giocatori più richiesti (vedi Romagnoli). Il Napoli ha fatto tesoro dei soldi ricevuti da Higuain reinvestendoli oculatamente su Milik e altri potenziali nuovi talenti. La Roma, invece, ha atteso l’esito dei preliminari di Champions, per prendere atto che la mancata qualificazione non consentirà la realizzazione dei programmi più ambiziosi.

    Insomma, al momento il confronto milionario è quello che coinvolge Juve e Inter. Le differenze sono però evidenti. Da una parte la storica proprietà degli Agnelli, dall’altra il nuovo che avanza dall'Oriente con Jindong Zhang e il gruppo Suning. Da una parte, scendendo nel dettaglio, operazioni di mercato apparentemente temerarie dettate però anche da cessioni preziose, da Pogba al Manchester United fino al recente passaggio di Zaza al West Ham: più di 100 milioni di incasso. Dall’altra un programma meno ponderato, anzi per ora sganciato dai limiti imposti dal Fair Play Finanziario (se ne riparlerà), con l’unico obiettivo di fare dell’Inter un club leader alla pari delle altre big d’Europa.

    La Juventus a quel livello ci è arrivata (o ci sta arrivando? Sarà la Champions a fornire come al solito il metro di valutazione) per gradi. L’Inter cinese brucia le tappe. La Juventus ha mostrato in questi anni capacità manageriali che l’Inter sta organizzando dopo anni di scelte che, alla luce dei risultati, si sono dimostrate come minimo avventate. Ma anche qui può recuperare in fretta terreno.
     
    Intanto la sfida è cominciata. In campionato la formazione di Allegri, pur senza entusiasmare sul piano del gioco, sta rispettando le attese. L’Inter di de Boer fa i conti con le difficoltà di una ricostruzione totale. Ma siamo appena alle prime avvisaglie. Il campionato milionario promettetante sorprese

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