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  • Inter, Miranda è tornato leader

    Inter, Miranda è tornato leader

    L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport esalta le ultime prestazioni di Joao Miranda e spiega come il difensore brasiliano sia cresciuto soprattutto in leadership.

    Da Miranda pretendo molto come leader della difesa, anche per la personalità da mettere in campo, dove deve parlare di più». Così parlò Stefano Pioli il 26 novembre, dopo l’assurda sconfitta contro l’Apoel (da 2-0 a 2-3) che sancì l’eliminazione dall’Europa League. Un harakiri che aveva tanti padri, ma a precisa domanda questa fu la risposta sull’ex Atletico. Da quel giorno Joao Miranda ha sbagliato qualche partita (Lazio in Coppa su tutte, ma non bene neanche contro l’Empoli), però nelle ultime uscite è tornato il martello tanto apprezzato anche a Madrid e nella Seleçao".

    L'INTESA CON MEDEL - "Non è un caso che il 32enne di Paranavaí non abbia saltato un solo minuto di campionato (come lui solo Handanovic e Icardi), se non per squalifica. E lo stop disciplinare contro la Roma è costato moltissimo. Dal 2 dicembre, con Joao l’Inter in campionato ha perso soltanto - e a testa alta - in casa della Juve. Al suo fianco in questa stagione si sono alternati Murillo e Medel. Ma si è mosso anche con entrambi nella linea a tre, scalando a sinistra per lasciare le zolle centrali al pitbull versione libero. Avere al fianco il cileno gli ha sicuramente giovato, anche a livello dialettico, visto che ora lo si vede spesso dare indicazioni ai compagni. Sapendo che in seconda battuta è pronto Medel, di fatto si è rivisto il Miranda che azzanna l’avversario più che aspettarlo. Emblematica la prestazione contro l’Atalanta, in cui ha progressivamente spento l’esuberanza - 11 anni in meno e 7 chili in più - di Petagna. Uno che non pensa solo al gol, ma lavora duro per aprire spazi, difende palla, dà e prende botte per far salire i compagni. Eppure Miranda lo ha tenuto alla grande, permettendosi addirittura un coast to coast di 60 metri e le solite sortite offensive sui calci piazzati. Anche se il brasiliano è fermo ad un solo gol (contro la Samp, nel febbraio 2016) in 61 presenze interiste. Ma resta il fatto che con Medel - che è anche più portato ad avviare l’azione - l’intesa è ottima".

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