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  • Palacio croce e delizia: entra e cambia la gara, ma un'ingenuità gli costa la Roma

    Palacio croce e delizia: entra e cambia la gara, ma un'ingenuità gli costa la Roma

    Quando l’Inter gli ha proposto il rinnovo qualcuno ha storto il naso. E invece eccolo qui: Rodrigo Palacio, il solito immenso attaccante di caratura internazionale. Ausilio ci aveva visto lungo; dove lo trovi un altro così? Esperto, decisivo, forte, disponibile ad affiancare i giovani in allenamento e sempre pronto a dare esempi e consigli giusti. 

    IL CAMBIA-GARA - Trentaquattro anni e non sentirli: questo è Rodrigo Palacio, che anche contro il Bologna offre un saggio della sua classe e spiega al Meazza il valore della sua importanza per questa squadra. Era tra i più in forma, Mancini lo lascia in panchina e lui non fa una piega, zero polemiche. Leader silenzioso, che al momento di smettere la tuta trova la concentrazione e la grinta giusta per aggredire il match e cambiare la partita in favore dei propri compagni. 

    LEADER RISPETTATO - Perché Inter-Bologna è andata proprio così: gara bloccata, con i nerazzurri impantanati nell’ottima rete difensiva impostata dai felsinei. Mancini vede Ljajic specchiarsi troppo e chiede a Palacio di entrare a dare il proprio contributo. Detto-fatto, “el trenza” non si lascia pregare e imprime il proprio marchio sulla gara. Peso specifico di un leader, che entra in campo e immediatamente alza la voce verso Perisic, reo di aver tenuto troppo palla. Poi le solite accelerazioni, strappi incontenibili, giocate di intelligenza superiore. L’Inter e Palacio staranno insieme ancora un anno, per fortuna (e merito) dei nerazzurri.

    SCIOCCHEZZA NEL FINALE - 
    Peccato per la sciocchezza commessa nel finale: a causa di un'evitabile ammonizione al 93' per condotta antisportiva sarà costretto a saltare la decisiva sfida di settimana prossima all'Olimpico contro la Roma, fondemantale per il raggiungimento del terzo posto: con Icardi fortemente a rischio, El Trenza avrebbe quasi sicuramente ottenuto la maglia di titolare contro i giallorossi. Così, l'Inter perderà l'apporto di uno dei suoi uomini più carismatici: toccherà ad Eder guidare l'attacco. D'altronde, anche i calciatori immensi sbagliano,
     

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