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  • Inter, parte la missione Kakà

    Inter, parte la missione Kakà

    Chissà se anche lui, come Leonardo, telefonerà ad Adriano Galliani prima di mettere la propria firma sul contratto. Dopo l'ex tecnico rossonero, Massimo Moratti vuole a tutti i costi Ricardo Kakà. Lo insegue, lo aspetta, lo corteggia. E spera. Il numero uno dell'Inter attende da Florentino Perez e dall'amico José Mourinho il via libera per trattare il brasiliano. In cambio, a giugno, potrebbe approdare alla casa blanca Maicon.

    PERCHE' L'AFFARE PUO' ANDARE IN PORTO
    Quel che accadrà effettivamente lo capiremo nei prossimi giorni. Prima, però, si può cercare di capire quali siano i margini di quest'altra, clamorosa, trattativa. I punti a favore dell'Inter ci sono e non sono da nulla. In primo luogo l'amicizia che, da sempre, lega Leonardo e Ricky. A portare Kakà al Milan fu proprio l'attuale tecnico dell'Inter che, manco a dirlo, sarebbe più che felice di poterlo avere nella sua rosa. Come non bastasse, al Real Madrid l'ex bambino d'oro non è mai riuscito a trovare una sua dimensione. Ha fatto, insomma, cose buone, ma non è mai stato Kakà, ha subito la personalità di Cristiano Ronaldo e non è mai del tutto entrato nel cuore dei tifosi. Che, tra l'altro, adesso stravedono, come Mourinho, per Ozil e Di Maria, i due giocatori che potrebbero relegare Ricky alla panchina. Logico, in questo senso, che anche per lui, in fondo milanista dentro, l'Inter rappresenterebbe una grande occasione per rilanciarsi e tornare a vincere. Altrettanto logico, quindi, che una chiacchierata con i vertici nerazzurri ci sarà.


    PERCHE' L'AFFARE PUO' SALTARE
    Non tutto è però sempre possibile. Contro il binomio Kakà-Inter ci sono essenzialmente tre cose. Uno: Mourinho difficilmente rafforza una diretta concorrente. E l'Inter, lo Special One lo sa, in Champions potrebbe diventare molto pericolosa. Due: il recupero fisico di Kakà è tutto da valutare. Vero che si parla di un prestito di sei mesi proprio per capire come sarà, atleticamente, il nuovo Kakà. All'Inter, però, nessuno vuole rischiare errori sul mercato dopo la difficile, scorsa, estate. Tre: Ricky è davvero milanista dentro. Nei giorni dell'addio al Milan, il brasiliano ha sofferto davvero. E davvero lui sarebbe rimasto in rossonero. Allora intervennero il fascino del Real Madrid e le esigenze di mercato (in uscita) di Galliani. E oggi? Oggi potrebbe pesare, molto, la sensazione di non avere un futuro alla corte di Mourinho.


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