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    Inter, Perisic vale più di Keita?

    Inter, Perisic vale più di Keita?

    • Pasquale Guarro
    Continuando di questo passo, Perisic può stare tranquillo: i tifosi dell’Inter capiranno in fretta i suoi desideri, o forse l’hanno già fatto, facilitati dalle scialbe prestazioni del croato, che ha steccato anche contro la Roma. Spalletti insite, lo protegge sia fuori dal campo che sul terreno di gioco, lasciandolo in partita oltre ogni forma di merito o riconoscenza, anche quando appare svogliato e fuori contesto. Perché il problema non sono le statistiche, al croato non gli si contestano i “soli” due gol in stagione con la maglia nerazzurra, ma quello che potrebbe fare non fa. Quello che potrebbe dare e che solo a tratti offre. Perché per caratteristiche atletiche e tecniche è fin troppo evidente che Perisic potrebbe fare sempre la differenza, eppure da diverso tempo fa fatica anche a puntare il diretto avversario.

    SEMPRE IN CAMPO - La Premier è il suo sogno, tra l’altro legittimo. Ciò che però bisogna capire è quanto questo retropensiero stia influendo sulle sue prestazioni. Spalletti in merito non sembra avere dubbi, almeno è quanto si evince dall’utilizzo che ne fa, perché anche ieri - dopo una gara non esaltante - a fare posto a Politano è stato Keita, protagonista attivo del match, grazie alla ritrovata vena realizzativa e all’atteggiamento propositivo della punta senegalese. Perisic è uscito a dieci minuti dalla fine per Lautaro Martinez, tempo insufficiente all’argentino per imprimere il proprio marchio su un match indirizzato verso il pareggio.

    SPALLETTI SI INTERROGA - Per Spalletti una riflessione sarà obbligatoria, perché giunti a questo punto è giusto interrogarsi su chi tra Keita e Perisic meriti una maglia da titolare. L’analisi empirica che si basa sui fatti e sulle esperienze ha già una risposta: se in questo momento c’è un titolare è sicuramente il senegalese, che al buon umore per i due gol nelle ultime due gare aggiunge anche un ottimo momento di forma,  che gli consente di rendere l’attacco nerazzurro meno prevedibile e più esplosivo. Con Keita in campo l’Inter perde in equilibrio e guadagna in fantasia: a Spalletti il compito di capire se la squadra, che già si priva di Lautaro in nome della stabilità, può permettersi il senegalese al posto di Perisic.

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