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  • Intermania: quando il cuore non basta

    Intermania: quando il cuore non basta

    • Cristian Giudici

    "Niente da rimproverare alla squadra". Leonardo ha ragione: contro il Bayern l'Inter ha dato il massimo. Purtroppo. Perché ad oggi questo è quel che passa il convento del calcio italiano. I nerazzurri stanno lottando con tutte le proprie forze per non arrendersi all'evidenza di un gruppo ormai logoro e in fase calante. Le carenze a livello fisico vengono nascoste dal solito spirito combattivo, che per fortuna non ha abbandonato la squadra.

    E' inutile e ingiusto gettare la croce addosso a Julio Cesar, che ha sbagliato proprio come l'anno scorso, quando si face sorprendere dal tiro da fuori area (tutt'altro che irresistibile) di Kalou. Rispetto alla sfida col Chelsea, le varianti sono state altre. Ad esempio Cambiasso, allora autore di un gol tanto bello quanto pesante, stavolta ha sciupato un paio di grosse occasioni. Chi parla solo di sfortuna, forse si dimentica la traversa di Ribery e il palo di Robben.

    Il vero nocciolo della questione va però ricercato nell'aspetto tattico: al solito immenso Eto'o è mancata una spalla che prendesse botte per lui e gli creasse spazi. Col senno di poi c'è chi ha avuto il coraggio di rimproverare a Leonardo il mancato impiego di Pandev, che ultimamente ha più volte dimostrato di non essere all'altezza della situazione. Insomma, la doppia assenza di Milito e Pazzini si è fatta sentire eccome. Specialmente considerando la serata 'no' di Sneijder e la metamorfosi di Stankovic, che ormai è diventato un generoso mediano tutto grinta e polmoni. Ma a volte, soprattutto a certi livelli, il cuore non basta.

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