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  • Inzaghi si racconta: 'La mia Lazio era fortissima! Pippo? E' più bravo di me e al Milan non poteva fare meglio'

    Inzaghi si racconta: 'La mia Lazio era fortissima! Pippo? E' più bravo di me e al Milan non poteva fare meglio'

    Simone Inzaghi, tecnico della Lazio finalista di Coppa Italia e in lotta per un posto in Champions League, si racconta al Corriere dello Sport: "Avere sessanta punti in campionato è qualcosa di straordinario. Ma non siamo appagati. Dobbiamo cercare di ottenere il massimo. Battere il Napoli? Confrontando i budget non ci dovrebbe essere partita. Però abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela contro tutti. In questo campionato basta una partita vinta o persa e tutto si può riaprire".

    LAZIO NEL DESTINO - Il club biancoceleste è nel destino del fratello di Filippo Inzaghi: "L’esordio in serie A contro di lei e poi nel ’99 arrivo e vinciamo subito Supercoppa europea, Coppa Italia e campionato. La mia Lazio era fortissima, completa, con tantissimi campioni. E in Coppa, senza quella malaugurata partita di Valencia dove perdemmo all’andata 5 a 2, secondo me avremmo potuto andare oltre i quarti di finale".

    IL DERBY - Due parole sulla semifinale di Coppa Italia vinta con la Roma: "Eravamo coscienti della difficoltà perché sulla carta, guardando i budget e i fatturati, non ci dovrebbe essere partita con la Roma. Però sapevo che facendo la nostra partita gagliarda, aggressiva, avremmo avuto grosse chance.E’ un risultato straordinario: abbiamo eliminato Inter e Roma e abbiamo dimostrato che con la determinazione e l’umiltà si possono fare grandi cose".

    CON BIELSA - Eppure, il suo futuro doveva essere sulla panchina della Salernitana. E invece...: "Ci sono stati problemi con Bielsa e a quel punto, come era giusto, mi hanno richiamato. Probabilmente qualcun altro avrebbe storto il naso, si sarebbe risentito, avrebbe detto no. Però sapevo che la mia leadership l’avrei potuta riconquistare con la gente a suon di risultati. E sapevo che con i miei giocatori, nonostante fossi una scelta tra virgolette di ripiego, la leadership non l’avrei mai persa".

    IL PIU' FORTE DELLA A - "A me personalmente piace tanto Hamsik del Napoli. E’ un giocatore completo, forse, in questo, il migliore che ci sia in Italia. Per il futuro Murgia diventerà un giocatore fondamentale. Rossi? Con le tappe giusta può diventare un importante centravanti a livello nazionale".

    SU PIPPO - "Abbiamo sempre un grandissimo rapporto. E' contento per me. Ma il più bravo fra i due è stato lui, perché dopo venticinque anni di professionismo tra Milan e Juve è andato ad allenare il Lega Pro. Fermo restando che lui al Milan ha fatto quello che doveva fare e con la squadra che gli avevano dato secondo me ha fatto il massimo. Lui aveva fatto il suo percorso, aveva un altro anno di contratto, non è stato confermato e l'anno scorso è rimasto a guardare, a studiare. Quest'anno ha avuto una grande umiltà e un grande coraggio a rimettersi in gioco in Lega Pro. Sta facendo un'impresa a portare, toccando ferro, di nuovo il Venezia in Serie B". 

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