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  • #iocicredo: Juve, c'è da crederti? VIDEO del nostro inviato: la vigilia bianconera

    #iocicredo: Juve, c'è da crederti? VIDEO del nostro inviato: la vigilia bianconera

    L'hashtag #iocicredo è quello che da Pasqua sta imperversando in tutto l'ambiente Juve. Lanciato da Massimiliano Allegri subito dopo il successo con l'Empoli, poi ripreso anche da giocatori e tifosi, il messaggio è chiaramente riferito all'impresa da ricercare domani sera a Firenze per puntare alla finale di Coppa Italia. Allegri ci crede, la Juve anche. La risposta non può che arrivare dai fatti, quelli che può fornire solo il campo. Perché anche alla vigilia dell'andata erano arrivati messaggi di intenti bellicosi, tipici di chi puntava senza mezze misure anche alla Coppa Italia e non solo all'accoppiata campionato-Champions. Invece allo Stadium venne varata una Juve inedita, quasi una Juve-B, figlia di un turnover quasi totale (eccezion fatta per Bonucci, Marchisio, Pogba e Vidal) e più in generale apparsa troppo molle al cospetto di una Fiorentina che andava a mille all'ora. Se la Coppa Italia è un vero obiettivo, domani bisognerà aspettarsi una Juve capace di aver imparato la lezione. Servirà una Juve vera, una Juve diversa, nella forma e nello spirito.

    QUESTIONE DI FORMAZIONE - Per poter credere realmente all'hasthag, sarà necessario vedere una formazione del tutto simile a quella titolare, indisponibili permettendo. È vero, la priorità dev'essere la partita col Monaco in programma tra sette giorni: per questo il buonsenso imporrebbe un turnover da affrontare in maniera massiccia, se non completa, ma da rimandare alla trasferta di Parma con il match di Champions ormai alle porte. Per tentare il ribaltone serviranno i titolarissimi: in un'ossatura consolidata potranno così essere assorbite anche delle parziali novità. Il flop dell'andata in questo senso non può essere dimenticato.

    QUESTIONE DI ATTEGGIAMENTO - La scelta dei titolari, da sola, non può bastare. Quello che non ha convinto all'andata è stato soprattutto un atteggiamento solo parzialmente fotografato dalla sconfitta di misura targata Salah. Allegri è stato chiaro in conferenza stampa: non sarà facile (vero), la Fiorentina rimane favorita (vero), servirà soprattutto pazienza (vero). Però fin dal primo minuto ci vorrà quella fame che in Coppa Italia non si è vista, né all'andata, né in occasione dei quarti di finale contro il Parma. Ci vorrà una Juve come quella di Dortmund. Solo così #iocicredo diventerà un proclama sincero.



    Nicola Balice

     

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