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  • Grande Italia, ti vogliamo così: con la Spagna riecco una vera Squadra

    Grande Italia, ti vogliamo così: con la Spagna riecco una vera Squadra

    Alla faccia dei gufi, degli avvoltoi e degli sputasentenze della vigilia ("De Rossi non potrà mai giocare bene come centrale difensivo"; "Non si può cambiare modulo prima del debutto"; "Prandelli non ha le idee chiare"; "Gli spagnoli ci faranno a pezzi")), la partita inaugurale degli azzurri è stata degna di una grande Nazionale. Il pareggio con la Spagna,che sarebbe potuto essere una vittoria per gli azzuri come per i campioni d'Europa e del mondo, è ricco di molte cose buone e lascia ben sperare su un Europeo all'altezza dei nostri sogni.

    Il 3-5-2 ha funzionato,  De Rossi è stato superlativo in ogni chiusura e ha richiamato alla memoria il monumentale Cannavaro del mondiale tedesco; Chiellini è tornato e la differenza rispetto all'amichevole persa con i russi si è vista subito, anche perchè Bonucci ha tratto immediato giovamento dalla presenza del compagno. Buffon alla fine è risultato decisivo, degno della sua fama di miglior portiere del mondo.

    E ancora: Cassano è stato brillante sino a quando è rimasto in campo perchè la sua autonomia non può essere di 90 minuti , mentre lungo le fasce la spinta di Maggio e Giaccherini è stata costante. Il secondo, in particolare, al debutto assoluto in Nazionale e in un'occasione tanto importante, ha denunciato una disarmante disinvoltura. E' calato alla distanza nella ripresa, quando l'ingresso di Jesus Navas l'ha fatto penare , ma il suo esordio non può che dirsi positivo. Come quello di una Grande Italia, l'Italia che vogliamo così: combattiva, determinata, irriducibile.

     

    La Spagna, che Del Bosque ha voluto acefala in attacco, senza il bomber di riferimento e con Fabregas travestito da attaccante, ha provato ad eseguire lo spartito che esegue meglio: passaggi continui a centrocampo, lanci in profondità di Xavi e Iniesta a cercare David Silva. Ma, a mettere in difficoltà nel primo tempo i campioni d'Europa e del mondo è stata l'ottima condizione atletica degli azzurri. Ed è un peccato che Balotelli abbia steccato quando, all'inizio della ripresa, si è trovato a tu per tu con Casillas, ma ha perso l'attimo decisivo.

    In precedenza, prima dell'intervallo, il colpo di testa di Thiago Motta su cross di Maggio era stato respinto benissimo dal capitano spagnolo.

    La partita è stata intensissima nel secondo tempo: grazie a Fabregas, gli spagnoli ci hanno messo solo tre minuti per pareggiare il bellissimo gol di Antonio Di Natale su assist di Pirlo: per il capitano dell'Udinese, la rivincita migliore quattro anni dopo il rigore sbagliato nei quarti d finale dell'Euro 2008 che vide la Spagna eliminare l'Italia di Donadoni. Va molto bene così.

     

    Xavier Jacobelli

    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

     

     

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